
Dispersione scolastica: a Pozzuoli 106 genitori indagati per non aver mandato i figli a scuola

Ragazzini che non hanno mai messo piede a scuola, altri che lo hanno fatto così poco da perdere l’anno. “Inosservanza di obbligo di istruzione minorile”: è questo il nome dell’ipotesi di reato per cui, a Pozzuoli, sono stati denunciati 106 genitori che non avrebbero mandato i propri figli a scuola e che quindi ora rischiano grosso a seguito di un’operazione dei Carabinieri finalizzata al contrasto della dispersione scolastica. I controlli sono stati effettuati sia nelle sedi degli istituti scolastici che nei locali dei servizi sociali del comune. I 106 indagati “in qualità di esercenti la potestà genitoriale” non avrebbero permesso l’istruzione scolastica per 68 minorenni. Di questi 24 non avrebbero mai frequentato la scuola mentre i restanti 44 lo hanno fatto, ma in maniera saltuaria e senza raggiungere il numero di presenze necessario al passaggio all’anno scolastico successivo. Ora, nell’ambito del decreto Caivano, i genitori degli alunni rischierebbero fino a 2 anni di reclusione.
Ricordiamo infatti che l’alunno non può superare il 25% di assenze sul numero di giorni dell’anno scolastico. In alcuni casi gli alunni non hanno ripreso la frequenza nonostante l’avvertimento formale del Sindaco di Pozzuoli. Ulteriori ammonimenti sono tuttora in fase di istruzione da parte del Comune in stretta sinergia con i carabinieri e le altre istituzioni.
I controlli effettuati svelano purtroppo solo una piccola parte di un fenomeno ben più ampio: quello della dispersione scolastica. In Italia l’obbligo scolastico dura 10 anni, dai 6 ai 16 anni di età, ma anche per chi lo ha assolto, esiste l’obbligo formativo, ossia il diritto-dovere di frequentare attività di formazione fino ai 18 anni. A novembre scorso, nell’ambito del “decreto Caivano” sono state introdotte norme ad hoc contro la dispersione scolastica. Nell’ipotesi di dispersione assoluta, cioè di un minore mai iscritto a scuola (nonostante l’ammonimento del sindaco), il decreto introduce la pena per i genitori fino a due anni di reclusione. Nel caso di abbandono scolastico (troppe assenze), la pena prevista è invece fino a un anno di reclusione.
I 106 indagati di Pozzuoli rischiano dunque il carcere. Gli accertamenti sono scattati alla fine dell’anno scolastico sui casi-limite.
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