Dirigenti siciliani, il parere di chi ha vinto il concorso

La questione del concorso per i dirigenti scolastici siciliani al centro del Botta-e-risposta ispirato dal precedente intervento di Salvatore Provenzani, suscita la risposta di Gaetano Bonaccorso, che scrive da vincitore di quel concorso al momento annullato, e la cui lettera volentieri pubblichiamo.

Segnaliamo gli ultimi due articoli di Tuttoscuola sull’argomento: Camera, sì al decreto sui dirigenti scolastici e Presidi siciliani: c’era una volta, nel 2004… Invitiamo gli altri lettori a fornirci i loro pareri ed eventualmente a proporre nuovi argomenti di cui discutere, scrivendoci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Preg.mo direttore,

rispondo al delicato intervento del preside Provenzani che mi tocca da vicino essendo uno dei vincitori pleno iure di quel concorso.

L’unica strada veramente percorribile per dare una soluzione equa al problema sarebbe stata la correzione degli scritti convocando una nuova commissione. Non è stato fatto questo per i ricorrenti bocciati tre volte di seguito? E perché non per tutti gli altri se non per i ricorrenti.

La correzione degli elaborati da parte di una commissione seria, di persone autorevoli, fuori dai sindacati, dalle amicizie, dalle parentele, fatta con tutto il tempo necessario, avrebbe permesso l’effettiva rimozione di quanti compiti erano stati bocciati per errori grossolani o per limiti temporali.

Forse questo avrebbe permesso all’enorme quantità di compiti corretti sommariamente di avere più di quel misero 21 o 22 e ai pochi che stranamente raggiungevano( con lo stesso tempo di correzione) voti sbalorditivi di essere ricondotti ad una valutazione più equa.

Correggere gli scritti con una altra commissione era l’unica cosa da fare.

Perché non si è pensato a questa soluzione facile? Il risultato è quello che egregiamente sottolinea il collega. L’amministrazione è diventata avversaria e nemica di coloro che la servono prestando la sua approssimazione (ben manifesta nell’ultimo concorso per ispettori tecnici, che, per la quantità di dispari comportamenti in tutto il paese, sarà probabilmente annullato) alle fuorvianti e deliranti messe in scena di una giustizia ingiusta.

Troppo potere e troppi poteri non sono mai a beneficio dei cittadini comuni. Servono solo a chi il potere e i poteri lo possiedono oligarchicamente.

Anche questo è l’esito di un sistema democratico in cui il numero schiaccia la qualità. Altro che meritocrazia. Qui siamo nella demagogia e nell’oclocrazia.

Gaetano Bonaccorso

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I lettori di tuttoscuola.com sono invitati a dire la loro su questo tema, scrivendo a botta_e_risposta@tuttoscuola.com. La redazione pubblicherà le risposte più significative. Analogamente, coloro che vogliono proporre nuovi temi di discussione possono scriverci al medesimo indirizzo botta_e_risposta@tuttoscuola.com.