Dirigenti scolastici/4. Ecco gli standard inglesi

Nel numero di dicembre di “Tuttoscuola“, che contiene un ampio servizio sulle problematiche discusse nel convegno di Genova (2015, fine della scuola?) compare anche un articolo sugli standard utilizzati in Inghilterra per la valutazione dei dirigenti scolastici (headteachers), a cura di Orazio Niceforo.
Gli standard inglesi, per quanto commissionati e approvati dal Ministero dell’educazione, non sono obbligatori (statutory), ma orientativi (advisory): si pongono cioè in una dimensione culturale, professionale, deontologica, e non giuridica e formale. Non danno luogo a punteggi, graduatorie, contenziosi. Essi servono alle autorità educative locali e ai consigli d’amministrazione delle scuole come punto di riferimento per la scelta dei dirigenti scolastici da assumere; a questi ultimi come strumenti di autovalutazione; alle università per progettare la formazione iniziale e in servizio dei dirigenti scolastici, e per la certificazione delle competenze acquisite.
Gli standard sono organizzati in sei aree-chiave (creare il futuro; guidare l’apprendimento e l’insegnamento; gestire l’organizzazione; assumere responsabilità; promuovere l’autoformazione e il lavoro collaborativo; rafforzare i rapporti con la comunità), ciascuna delle quali è suddivisa in tre sezioni: conoscenze, qualità personali, azioni (comportamenti professionali).