Dirigenti scolastici/1. Un contratto a posteriori

La scorsa settimana è stata finalmente sottoscritta presso l’ARAN l’ipotesi di contratto dei dirigenti scolastici dell’Area V relativa al quadriennio normativo 2006-2009 e ai due bienni economici 2006-2007 e 2008-2009. Il contratto era scaduto da 53 mesi, un record anche per le estenuanti trattative-lumaca non infrequenti nel settore pubblico. Così che, diversamente da quanto implicherebbe la nozione di “contratto”, che dovrebbe riguardare prestazioni e controprestazioni future, le parti si sono accordate… sul passato, e neanche tanto prossimo, considerando che il precedente contratto era scaduto il 31/12/2005.

L’ipotesi di contratto non recepisce l’aspettativa dei circa 10.000 dirigenti scolastici di vedere il loro trattamento economico allineato a quello degli altri dirigenti dello Stato: gli incrementi a regime sullo stipendio tabellare saranno di 141 euro nel primo biennio e di 103 nel secondo biennio, pochi rispetto all’obiettivo ma non pochissimi, tenendo conto anche dei consistenti arretrati, guardando al panorama complessivo dei rinnovi contrattuali.

Il Commissario dell’ARAN Antonio Naddeo, commentando l’ipotesi di contratto, ha dichiarato di essere “molto soddisfatto perché si è chiusa una trattativa complessa, che ha recepito le principali novità introdotte dal decreto legislativo n.150/2009, soprattutto in tema di responsabilità disciplinare dei dirigenti e di valorizzazione della componente retributiva collegata ai risultati“.

Quest’ultimo punto, di importanza fondamentale per valutare l’effettiva portata innovativa del contratto, merita peraltro un approfondimento.