Dirigenti scolastici: una protesta di CGIL, CISL, SNALS e ANP
Una secca lettera di protesta, sottoscritta dai segretari generali di tutte le organizzazioni sindacali rappresentative dell’Area V della dirigenza scolastica, è stata inviata lo scorso 3 ottobre 2007 al ministro della pubblica istruzione Fioroni e al direttore generale del personale Fiori.
Oggetto della lettera sono alcuni interventi sanzionatori a carico di dirigenti scolastici, che secondo i sindacati sarebbero stati effettuati in violazione delle norme contrattuali (articoli 35, 36 e 37 del CCNL 11 aprile 2006 dell’Area V). Tali norme prevedono che i provvedimenti di revoca di incarico o di recesso unilaterale da parte dell’Amministrazione siano attivati solo dopo la consultazione dei Comitati regionali di garanzia, nei quali sono rappresentati anche i sindacati. Ma in alcuni casi tali Comitati non sono stati neppure costituiti, mentre sono state disposte ispezioni il cui esito è stato precluso alla visione dell’interessato, malgrado quanto disposto dalla legge 241/90.
In qualche caso, lamentano le OO.SS., sono stati adottati provvedimenti di revoca “non solo senza ispezioni ma anche senza aver sentito in contraddittorio il Dirigente Scolastico“. E ciò è avvenuto malgrado “in ragione dell’articolo 40, comma 4, del D.L.vo 165/2001, le Amministrazioni pubbliche siano tenute all’osservanza degli obblighi assunti con i Contratti collettivi nazionali“.
Va pure ricordato che nel CCNL (art. 20) si parlava anche ampiamente di un “Sistema di Valutazione dei Dirigenti Scolastici” (SIVADIS), definito anche nei dettagli tecnici, che sarebbe già dovuto entrare in vigore dal 2006-2007, e che invece non è decollato per ragioni politico-burocratico-amministrative, e senza proteste da parte delle stesse organizzazioni sindacali. Il progetto sperimentale, frutto di un intenso lavoro svolto in una pluralità di incontri seminariali ai quali hanno offerto un contributo di approfondimento e di analisi anche i rappresentanti sindacali, non è stato stabilizzato in quanto la pianificazione delle attività connesse alla realizzazione del progetto ed in particolare di quelle finalizzate alla formazione dei valutatori non era sostenuta da una puntuale quantificazione delle risorse necessarie alla sua realizzazione.
Così la materia della valutazione delle prestazioni professionali dei dirigenti scolastici è rimasta sospesa nel vuoto.
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