Dirigenti bocciati, no, anzi, promossi

La storia ha dell’incredibile, ma sembra che ancora una volta una sentenza del TAR sia destinata a cambiare le regole dei concorsi pubblici: in questo caso del concorso ordinario a posti di dirigente scolastico svoltosi in Puglia nei mesi scorsi.

In pratica, secondo il locale tribunale amministrativo si può diventare vincitori di concorso anche se si è stati bocciati alle prove d’esame. Il TAR di Lecce ha infatti dato ragione ad alcuni candidati, già ammessi con riserva al corso di formazione a seguito di provvedimento cautelare, che non avevano superato le prove scritte o orali, ma avevano così frequentato il successivo corso di formazione.

Secondo il TAR di Lecce: “la relazione finale e l’attestato positivo rilasciato dal direttore del corso (di formazione, n.d.r.) comportano il superamento delle prove d’esame propedeutiche alla fase di formazione“.

La notizia è stata diffusa dal sindacato regionale Flc-Cgil della Puglia, che accusa la Direzione scolastica Regionale della Puglia, di non aver fatto ricorso contro la sentenza del TAR malgrado “qualche perplessità sui principi ermeneutici applicati dal … Collegio giudicante” (www.flcpuglia.it).

Di conseguenza, prosegue la nota della Flc-Cgil, “i candidati favoriti dalla sentenza del TAR di Lecce sono stati inseriti tra i destinatari delle nomine dal 1° settembre 2007, in posizione addirittura favorevole rispetto ad altri che, superate le prove sia scritte che orali, hanno conseguito un punteggio più favorevole“.

Insomma, ancora una volta i furbi sarebbero premiati via TAR. Non sarebbe ora di ristabilire certezza (oltre che giustizia e correttezza) nei concorsi pubblici che riguardano la scuola italiana? Che esempio si dà ai giovani che la frequentano?