Diplomifici. Valditara: con la Guardia di Finanza controlleremo la residenza degli studenti

Il ministro Valditara, intervenendo al Forum Adnkronos, ha risposto, se pur sinteticamente, ad alcune problematiche sul mondo della scuola, tra cui quella sui cellulari in classe (possono rappresentare un danno: ritardi di apprendimento, problemi di memorizzazione, deficit di attenzione), sui talenti, trattati sul suo libro in uscita, ‘La scuola dei talenti’ (In modo che ogni ragazzo possa recuperare i ritardi, accelerare laddove in classe si annoia e più in generale una scuola che dia la possibilità di realizzare i propri sogni, le proprie aspirazioni e le proprie potenzialità). Si è anche soffermato sul problema dei diplomifici.

Contro diplomifici strategia forte per riportare cultura legalità

Per la prima volta c’è una strategia forte e determinata per ridare forza alla cultura della legalità anche con riguardo ai cosiddetti ‘diplomifici’. Noi dobbiamo avere come stella polare la cultura della legalità. Contro i diplomifici non abbiamo utilizzato soltanto gli ispettori che abbiamo mandato nelle scuole come si è fatto anche in passato, ma abbiamo anche stipulato un protocollo di intesa con la Guardia di Finanza per far sì che possa intervenire su nostra segnalazione per controlli e verifiche, per accertare che lo studente risieda effettivamente dove ha dichiarato di risiedere, cioè dove c’è la scuola e non che lavori e viva a mille km di distanza figurando fittiziamente presente a scuola”. 

Tra le altre misure che intendiamo proporre c’è il divieto del famoso 4 anni in uno, l’obbligo del registro elettronico, il divieto di formare più di una classe collaterale. Non sarà quindi più possibile avere istituti che passano da 8 a 800 iscritti all’ultimo anno”, ha aggiunto Valditara.

Non si può non apprezzare l’impegno espresso dal ministro, ma a proposito della verifica della residenza, sarà necessario prevedere che tutti gli studenti interni del quinto anno che accedono all’esame di maturità dichiarino la residenza, perché una richiesta del genere non è mai stata prevista, sia per gli studenti degli istituti statali che per gli istituti paritari.

Occorrerà prevedere questo obbligo, forse per legge, in futuro, perché per la maturità 2024 le domande per accedere all’esame di maturità sono già state presentate.

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