Diplomifici: il traffico solo nei giorni d’esame è una prova delle assenze durante l’anno

Non si spegne l’eco sui diplomifici provocata dai due recentissimi dossier di Tuttoscuola; inoltre, non passa giorno senza che arrivino in redazione apprezzamenti per gli approfondimenti puntuali e oggettivi, e non mancano nemmeno testimonianze di conferma di quanto è successo in alcuni istituti paritari dall’immagine un po’ opaca.

Tra i tanti aspetti sollevati anche da organi di stampa che hanno voluto accertare in loco le situazioni di quegli istituti, c’è la questione della presenza a scuola degli studenti.

Un giornalista di Repubblica, che ha realizzato un servizio su un istituto paritario di Ottaviano, scriveva due settimane fa che “Via Ferrovia della Stato è un lungo stradone poco fuori il centro storico di Ottaviano. Solitamente è scorrevole e non ci sono particolari motivi attrattivi per visitarlo. Eppure, per alcuni giorni a giugno il traffico si paralizza, arrivano auto da mezza Italia ed è persino complicato parcheggiare perché si registra il pienone nella grande palazzina che ospita il centro scolastico …” dove si svolgono gli esami.

Dichiarazioni dello stesso tenore sono state espresse in altre zone campane da parte di sindaci nei cui territori si trovano altri istituti paritari: strade tranquille tutto l’anno e poi traffico in tilt e parcheggi occupati in occasione degli esami di maturità.

La notizia sul traffico convulso e sui parcheggi occupati stupisce non tanto perché avviene nei giorni degli esami – si tratta di una situazione normale che si verifica pressoché ovunque – ma per il fatto che non si ripete ogni giorno dell’anno, come sarebbe logico aspettarsi, visto che la frequenza obbligatoria degli studenti dovrebbe determinare ogni giorno ressa nel traffico.

Quanto descritto avvalora il fondato dubbio che in molti istituti del genere gli studenti non frequentino quasi mai.

L’eventuale presenza alle prove Invalsi (obbligatorie per l’ammissione all’esame di maturità) non può essere accertata, in quanto la modalità di effettuazione per via telematica sulla posizione di ciascun candidato non consente di localizzarne la presenza fisica.

Ma c’è, invece, un altro riscontro negativo: non sono stati fatti riferimenti alla presenza necessaria degli studenti durante gli esami di idoneità che consentono loro, una volta superate le prove, di iscriversi come studenti interni del quinto anno.

Infatti, i sindaci che hanno parlato di traffico in tilt e di parcheggi occupati non hanno fatto riferimento anche al momento degli esami di idoneità di mesi prima, quando quei candidati avrebbero dovuto presenziare agli esami presentandosi in sede per la prima volta.

Sorge il dubbio che, in alcuni casi, le prove degli esami di idoneità – comunque indispensabili per ottenere l’iscrizione al quinto anno – si siano svolte altrove, ad esempio, in località più vicine alla residenza dei candidati e presso istituti amici o del medesimo gestore, consociato con quelli dove si sarebbe svolta la maturità.

Per il momento non ci sono prove oggettive, ma soltanto ipotesi che, comunque, avvalorerebbero il timore della presenza di organizzazioni collegate di istituti paritari “opachi”, che possono contare su una propria struttura collaudata ed efficiente con ramificazioni o accordi con altri centri sul territorio nazionale.

Per approfondimenti:

Maturità, boom di diplomi facili. IL DOSSIER DI TUTTOSCUOLA
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