Diplomifici. L’effetto annuncio ha ridotto l’utenza

Il clamore destato dalle inchieste sui diplomifici e dalle azioni di contrasto messe in atto dal Ministero dell’istruzione ha avuto un effetto sulle iscrizioni nelle scuole con i dati più sospetti?

La risposta sintetica potrebbe essere: sì, ma non troppo.

Già i dati dei candidati alla maturità 2024 avevano evidenziato per gli istituti paritari un certo decremento, che acquista significato perché rappresenta una secca inversione di tendenza rispetto a un trend che da molti anni era in costante aumento.

La recentissima (e ritardata) pubblicazione nel Portale Unico del MIM dei dati degli studenti degli istituti paritari per l’anno 2023-24 ha confermato la flessione. Potrebbe essere, dunque, che l’utenza di molti istituti opachi ha temuto probabilmente rischiosa l’iscrizione e ha rinunciato a farlo, determinando una flessione significativa del numero di studenti, candidati all’esame di maturità.

Infatti, mentre nel 2022-23 gli studenti iscritti nel 5° anno negli istituti paritari (dove si nascondono, in una percentuale minoritaria, gli istituti sospetti) erano stati complessivamente 51.395, nel 2023-24 sono stati 45.375, cioè oltre 6mila in meno.  

In particolare, la flessione ha riguardato soprattutto la Campania (circa un quanto di studenti in meno), la regione dove sono attivi in maggior parte gli istituti paritari opachi, come sotto evidenziato:

Iscritti 5° anno istituti paritari Campania

Da notare che, mentre l’effetto annuncio, come si è visto, ha determinato una flessione delle domande di iscrizione, in Campania gli istituti paritari non hanno ridotto l’offerta di servizio, ma, anzi, l’hanno aumentata, tanto che gli indirizzi di studio sono passati dai 375 del 2022-23 ai 405 del 2023-24: trenta in più.

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