Tuttoscuola: Non solo statale

Diplomi facili, uno scandalo che viene da lontano/1

Lo scandalo dei diplomi facili è finalmente scoppiato. C’è da augurarsi che sia l’inizio di un’azione di controllo e di repressione di abusi e di illeciti che nella scuola trovano terreno facile di accoglienza, anche se, per fortuna, in situazioni limitate.
La vicenda degli arresti di 23 dirigenti e responsabili scolastici di istituti privati, costituiti a fini di lucro, conferma il fatto che è nel settore scolastico privato che si colloca l’area a maggiore rischio di corruzione e di illecito.
Tuttoscuola nel numero di maggio in edicola dedica un ampio servizio all’argomento, ponendo in luce, dati alla mano, la presenza della patologia proprio negli istituti paritari laici privati. Ovviamente si tratta di una piccola porzione di questi istituti, tra i quali spiccano tra l’altro istituti di assoluta eccellenza.
Recentemente il ministro dell’istruzione ha presentato al Parlamento la relazione sullo stato della attuazione della legge n.62/2000 che ha riconosciuto che il servizio nazionale è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti pubblici. Nella relazione un dato significativo è riferito all’eccessivo concentramento di alunni privatisti nelle classi terminali delle istituzioni paritarie.

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