Diplomati magistrali reinseriti in GAE: ma le porte restano chiuse

Ha riacceso le speranze la decisione del Consiglio di Stato – sezione sesta – che ieri, con ordinanza cautelare, ha disposto il reinserimento in Gae di alcuni diplomati magistrali.

Migliaia di altri diplomati, cancellati dalle GAE per effetto della sentenza n. 11/2017 disposta in plenaria dallo stesso Consiglio di Stato, probabilmente vedono nel nuovo dispositivo una possibile riapertura per rientrare nelle graduatorie ad esaurimento, con buona pace della sentenza che li aveva esclusi. Ma le cose non stanno così.

L’ordinanza di ieri – di natura cautelare (riserva) – ha riammesso in GAE alcuni vecchi diplomati che erano stati iscritti nelle graduatorie permanenti (ancor prima che queste venissero trasformate in GAE), ma non avevano provveduto ad aggiornare la propria posizione, finendo per essere cancellati.

Il Consiglio di Stato ha accolto il loro ricorso, precisando anche che tale decisione non contraddice la sentenza n. 11/2017 della plenaria e conferma precedenti orientamenti. 

Di seguito il passaggio decisivo dell’ordinanza:

“non è in discussione il principio, affermato dalla recente decisione della Adunanza plenaria 20 dicembre 2017 n.11 e condiviso dal Collegio, secondo il quale le GAE si devono ritenere definitivamente chiuse, così da precludere l’inserimento nelle stesse di chi non avesse a suo tempo presentato la relativa domanda;

– peraltro, nel caso presente, la ricorrente appellante era inclusa nelle GAE stesse, e ne è stata esclusa solo in seguito, per non avere aggiornato la propria posizione;

– la giurisprudenza di questo Giudice, in particolare con le sentenze 22 giugno 2017 n.3323 e 19 ottobre 2017 n.5281, è orientata nel senso di ritenere illegittima l’esclusione dalle GAE di chi, già inseritovi, non avesse presentato domanda di aggiornamento.”