Dimensionamento scolastico, Campania tra le regioni più colpite. De Luca: ‘Impugneremo decisione davanti alla Corte Costituzionale’

Pubblicati i piani di dimensionamento scolastico per l’anno scolastico 2023/24 da parte di alcuni Uffici scolastici regionali. Le fusioni sarebbero concentrate nel Mezzogiorno, in particolare Campania, Sicilia, Calabria, Puglia, Sardegna, a causa del calo demografico e di una situazione preesistente più complessa. E mentre il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, annuncia di voler impugnare la decisione del governo davanti alla Corte Costituzionale, il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara difende la scelta del dimensionamento.

Secondo quanto pubblicato, tra le Regioni più penalizzate ci sarebbe quindi proprio la Campania con oltre 140 fusioni, tagli di personale e di dirigenti scolastici. La tabella proposta per le fusioni di istituti è sul tavolo della Conferenza delle Regioni per trovare un’intesa entro maggio, altrimenti il ministero dell’Istruzione e del merito deciderà entro giugno. Ma il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara dichiara: “Sul tema del dimensionamento scolastico le scelte del dicastero vanno nella doppia direzione di mitigare gli effetti delle normative precedenti e osservare i vincoli dell’Ue in attuazione del Pnrr: non si può essere europeisti a corrente alternata. Se non fossimo intervenuti si sarebbe arrivati a una disciplina più penalizzante per 90 posizioni di dirigente scolastico e direttore amministrativo. La norma da noi proposta non prevede chiusure di plessi scolastici, ma l’efficientamento della presenza della dirigenza sul territorio, eliminando l’abuso della misura della reggenza”.

“È importante quindi uscire da un equivoco su cui troppi stanno giocando – dice ancora il ministro – . Tra l’altro, la misura da noi voluta genera dei risparmi, che abbiamo ottenuto rimangano a beneficio del mondo della scuola e in particolare dei dirigenti scolastici. Questi sono fatti suffragati dall’analisi degli uffici tecnici del ministero” .

 Ma la Campania non ci sta. “Abbiamo deciso di impugnare la decisione del governo sul dimensionamento della scuola davanti alla Corte Costituzionale – ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca -. Siamo i primi a farlo, speriamo che altre regioni del Mezzogiorno ci seguano”.

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