È stata pubblicata, a cura di Eurydice, la prima ricerca comparata della commissione europea per l’istruzione, sulla capacità di lettura degli studenti dai 3 ai 15 anni nei diversi paesi europei.

Il rapporto esamina tale capacità in relazione a quattro ambiti chiave: come si insegna a leggere, come si contrastano le difficoltà di apprendimento, l’aggiornamento degli insegnanti e la promozione della lettura al di fuori del contesto scolastico, non esclusa la lettura applicata all’uso dei mezzi informatici.

In proposito, benché non specificamente rilevato, rientra fra le abilità di lettura anche il saper leggere ed interpretare istruzioni che, per la maggioranza degli studenti europei, sono redatte in una lingua diversa da quella materna. Si tratta di un’abilità che rientra in pieno nella capacità di leggere e comprendere un testo in una seconda o, a volte, terza lingua.

I redattori dello studio hanno considerato, di conseguenza, anche le difficoltà che una cattiva o insufficiente lettura crea negli studenti in relazione ad altre discipline per le quali essa si pone quale prerequisito.

Nel rapporto vengono anche esaminate le diverse tecniche utilizzate dagli insegnanti per insegnare a leggere e, con particolare riguardo alla lettura, quali recenti riforme dei programmi scolastici sono state varate e dove.

I dati raccolti sono stati confrontati sia con le ultime rilevazioni PISA che PIRLS 2006 e TALIS 2008 e provengono da 31 Paesi, compresa la Turchia. La rilevazione conferma le difficoltà che gli studenti affrontano nella lettura e già rilevate in altre occasioni. Il documento è scaricabile da internet all’indirizzo http://eacea.ec.europa.eu/education/eurydice/thematic_studies_en.php  ed è disponibile sia in inglese che in francese.

La Commissione Vassiliou, formata da esperti di letteratura ad lato livello, dovrà tenere conto anche di questo studio per pubblicare le proprie conclusioni entro la metà del prossimo anno, al fine di suggerire percorsi efficaci di sostegno alla lettura ad ogni livello di età, informando su quali siano state  le pratiche educative  e le politiche nazionali migliori al riguardo.