Didattica a distanza, prof si benda durante la lezione: ‘Conta l’esempio, non la nozione’

Di benda in benda, così sembra muoversi in questi giorni la didattica a distanza. La scorsa settimana tutti siamo rimasti scandalizzati dalla notizia dell’alunna a cui, durante un’interrogazione i DaD, è stato chiesto di bendarsi per essere certi che il suo sguardo non si posasse sui libri. Ora invece a bendarsi in DaD non è uno studente, ma un docente palermitano, il professor Francesco Carnevale, che insegna italiano, storia e geografia in un corso di formazione professionale della Regione siciliana per estetiste. L’insegnante si sarebbe bendato per fare superare imbarazzi e incertezze ai suoi studenti che non si collegavano in dad.

Molte ragazze iscritte al corso in questione vengono da rioni di Palermo dove si registra un alto tasso di dispersione scolastica. Per molte la DaD è ancora uno strumento non molto utilizzato per via della vergogna nei confronti del contesto in cui si vive, o dell’insicurezza.

Il professor Carnevale ha provato dunque a far superare l’imbarazzo alle alunne con un esperimento: si è bendato gli occhi e ha chiesto ai ragazzi di accendere la webcam e parlare.  “E’ stato un esperimento riuscito. La cronaca ci racconta di allievi costretti a bendarsi per dimostrare di ‘aver appreso la lezione’ – dice Francesco Carnevale -. Il mio gesto si oppone a questo modello e vuole rappresentare un modello educativo dove quello che conta è l’esempio non la nozione, dove il docente ponendosi all’ascolto dell’allievo impara e insegna, ascolta e viene ascoltato”.

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