Al via Didacta Italia 2024, Valditara: ‘Il potere degli insegnanti? Dare un futuro ai giovani’

Ben 44mila metri quadri dedicati all’evento, 9 padiglioni e 430 espositori (+23% rispetto al 2023). Si si apre oggi, mercoledì 20 marzo 2024, alla Fortezza da Basso la settima edizione di DIDACTA ITALIA, quest’anno dedicata a Don Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani, “padre e maestro della gioventù” nel ricordo di Giovanni Paolo II. La cerimonia inaugurale si è svolta alle ore 9,30 al Teatrino Lorenese, dopo il saluto del presidente di Firenze Fiera, Lorenzo Becattini, e gli interventi di Sara Funaro, assessora all’Istruzione del Comune di Firenze, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze, Cristina Grieco, presidente di Indire, Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università di Firenze e Theodor Niehaus, presidente di Didacta International. Presenti anche Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, don Giuliano Giacomazzi, direttore generale CNOS, Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca. A moderare l’inaugurazione la giornalista di La7, Flavia Fratello.

Ricco il palinesesto delle iniziative promosse e organizzate fin dalle prime ore di apertura dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che mette in campo più di 80 eventi che si svolgeranno nell’Arena e nelle sale formative con la partecipazione di docenti e capi dipartimento. Novità di questa edizione la presenza dell’Università. Nella nuova Area Università al Padiglione Arsenale non mancheranno incontri, seminari e workshop organizzati dal MUR – CRUI – UNIVERSITÀ.  In occasione di Didacta Italia 2024, Firenze Fiera otterrà la certificazione ISO 20121 riguardante l’organizzazione degli eventi.

Oggi possiamo dire che dalle 342 siamo arrivati a ben 430 aziende espositrici. Siamo orgogliosi di potere ospitare a Firenze Fiera Didacta – ha detto in apertura  Lorenzo Becattini -. C’è una connessione forte tra il tema dei saperi e la scelta di Firenze che ha una vocazione forte a ospitare eventi sul sapere”.

È un grande onore presenziare a questa settima edizione – ha detto Sara Funaro, assessora all’educazione -. Ho apprezzato che sia stata dedicata a Don Giovanni Bosco, punto di riferimento per l’educazione”. Eugenio Giani ha parlato dell’aula immersiva dedicata all’Intelligenza Artificiale, con un intervento proprio sulle opportunità e sui rischi di questa nuova tecnologia: “Guai a diventare uomini che si fanno padroneggiare dalla tecnologia e due diventano schiavi – ha affermato -. Bisogna essere consapevoli che i valori su cui si fonda la società umana sono libertà e democrazia. L’intelligenza artificiale, se saputa gestire, porta cose positive”.

Giuseppe Salvini è  invece intervenuto sul mismatch tra competenze date dalla scuola e richiesta del mondo del lavoro: “Mancano figure professionali indispensabili a soddisfare i bisogni del mercato del lavoro. Serve una diversa attività di orientamento. Noi illustriamo le realtà che offrono maggiori sbocchi occupazionali. Didacta è occasione per illustrare ai ragazzi le opportunità occupazionali. Presenteremo l’offerta formativa degli ITS, 9 quelli della Toscana, oltre che le opportunità dell’auto imprenditorialità. Didacta è un appuntamento utile per orientare i giovani alle opportunità di lavoro”.

“Siamo felicissimi che sul programma del settore scuola si sia unito quello delle Università – ha detto Cristina Grieco – . Ora è presente tutta la proposta. Indire è partner scientifico di Didacta, abbiamo uno stand accanto a quello del MIM con una proposta enorme di eventi”. Impossibile non parlare di Intelligenza Artificiale: “Non sostituirà gli insegnanti – ha rassicurato Grieco – che avranno un ruolo di coreografi dell’apprendimento. Saranno però sostituiti da chi saprà utilizzare bene le macchine”.

“Ci sono due valori forti nella scuola, libertà e lavoro. La riforma degli istituti tecnici è complessa e mette in collegamento scuola e lavoro – ha detto in conclusione il ministro, Giuseppe Valditara -. Per la prima volta in Europa in questi istituti si farà anche ricerca. Stimoliamo una didattica innovativa, tanto laboratorio. Chi li frequenta può scegliere poi gli ITS, l’Università o di andare a lavorare. I programmi vengono completamente rivisti. Molti ragazzi stanno scegliendo ancora di passare dal quinquennale al quadriennale. Sono andato a vedere le scuole e vi ho trovato il riscatto di tanti giovani che avevano alle spalle bocciature, problemi con la giustizia, immigrati che in quelle scuole si trasformavano. Erano orgogliosi di aver trovato finalmente il percorso che li realizzava e che nel 90% dei casi trovavano subito lavoro. Questa è la forza della scuola e degli insegnanti che hanno il potere di dare un futuro ai giovani”.

Abbiamo investito sulla figura del docente tutor e del docente orientatore – ha proseguito il ministro -. Il docente tutor è colui che ha il compito di individuare i talenti. Il docente orientatore deve informare le famiglie di quelli che sono si percorsi più adatti a realizzare i suoi talenti. Per la prima volta queste figure sono retribuite”. Anche il ministro parla dell’importanza dell’Intelligenza Artificiale: “Non temo l’IA se governata dall’uomo. In classe può essere utile per il docente e per lo studente, ma sempre e solo sotto il controllo dell’uomo”.

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