Dibattito aperto sul precariato

Diversi esponenti politici intervengono oggi sulla questione del precariato. Sul fronte dell’opposizione il segretario nazionale del Prc-Se, Paolo Ferrero ha dichiarato che ”contro le misure misere e inutili approvate ieri dal governo Berlusconi, su richiesta del ministro all’Istruzione Gelmini, in merito alla stabilizzazione dei precari della scuola, l’unica cosa che si può fare è salire sui tetti, come hanno fatto questa mattina i precari romani, salendo sui tetti del Provveditorato alla Scuola di via Pianciani, per cercare di risolvere un problema drammatico come quello dei precari nel mondo della scuola. I precari della scuola, a partire dal Coordinamento nazionale dei precari, hanno il nostro pieno appoggio, la nostra solidarietà e la nostra presenza attiva e fattiva in tutte le loro sacrosante lotte”.

Anche per il leader dell’IdV, Antonio Di Pietro, “l’unica alternativa possibile al dilagare delle proteste dei precari della scuola in Italia, è l’abrogazione della riforma Gelmini. Si tratta di una riforma scellerata che non può essere corretta. Deve solo essere eliminata“.

A Di Pietro replica il ministro per l’Attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi. secondo il quale “la riforma della scuola che il governo ha realizzato è la sintesi perfetta di tradizione e innovazione. Altro che riforma scellerata. Dall’opposizione si tenta di strumentalizzare la protesta dei precari. Bene invece l’apertura del leader della Cisl, Raffaele Bonanni, che dimostra senso di responsabilità“.

Rotondi si riferisce alla dichiarazione rilasciata da Raffaele Bonanni a commento delle misure decise dal governo per l’estensione ai precari della scuola degli ammortizzatori sociali: “Avevamo chiesto delle soluzioni per chi perdeva il reddito e le abbiamo ottenute“, ha detto Bonanni. “Abbiamo apprezzato il passo avanti fatto, ma riteniamo si debba approfondire ancora di piu’ questa storia per non disperdere il patrimonio di professionalità“.  Per Bonanni bisogna “riaprire la discussione pensando ad un utilizzo vero delle persone.