Tuttoscuola: Non solo statale

Di chi è la scuola paritaria?

La relazione ministeriale sullo stato della legge 62/2000 sulla parità scolastica inviata nei giorni scorsi al Parlamento e il problema dei diplomifici stanno riaprendo il dibattito sulla scuola privata in Italia con il rischio di erigere quegli steccati ideologici che la passata legislatura era riuscita complessivamente ad abbattere.

Lo schieramento politico traversale che nella passata legislatura portò alla storica approvazione della legge sulla parità, anziché sostenerne il consolidamento e il miglioramento, sembra defilarsi di fronte alle situazioni critiche emergenti o non risolte.

Per contro, il fronte opposto, soprattutto di area sindacale, che in passato aveva mantenuto una posizione decisamente critica nei confronti della legge sulla parità, riprende ora posizione e non esita a denunciare i limiti della norma e, ancor di più, quelli delle presunte responsabilità politiche di gestione da parte del ministro dell’istruzione.

Gioca a favore di questa posizione l’evidenza, da una parte, dei tagli di organico del personale delle scuole statali, anche se contenuti rispetto alle previsioni della legge finanziaria e, dall’altra, quella del finanziamento (a dire il vero più simbolico che reale) delle famiglie che iscrivono i figli alle scuole private.

Quella trasversalità di posizione politiche che quattro anni fa aveva consentito l’approvazione della legge 62/2000, superando veti culturali e ideologici e conseguendo un valore condiviso, è a rischio; la parità potrebbe essere confinata, ancora una volta, all’interno di logiche di schieramento, nonostante il ministro abbia indicato tra le priorità dell’azione amministrativa il consolidamento e il sostegno alla scuola paritaria.

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