Decreto scuola, Turi (Uil scuola): ‘Ok su reclutamento, ma manca visione strategica’

“Le 24 mila immissioni in ruolo a settembre danno una prima risposta in termini di reclutamento, ma manca una visione strategica. Dare risposte alle emergenze è senz’altro buona cosa,  ma occorre un’altra velocità per risolvere le problematiche di gestione del lavoro quotidiano”. Con queste parole il segretario Uil Scuola, Pino Turi, commenta la fiducia del Senato al decreto scuola. 

“L’azione legislativa – continua Turi – deve disegnare il quadro di riferimento e lasciare alla contrattazione le possibilità di intervento. La rigidità della macchina burocratica aveva già registrato il suo limite nelle precedenti legislature. In questa si è aggravata sino a sfiorare l’immobilismo di gestione. Non avere un canale chiaro di acquisizione dell’abilitazione, non avere sedi di garanzia della libertà di insegnamento – mette in evidenza il segretario Uil Scuola – sono solo alcune delle questioni che, se non troveranno rapida risposta, avranno ricadute negative su tutto il sistema”.

“È arrivata l’ora di ‘ritornare al futuro’ – conclude il segretario Uil Scuola’: tornare alla contrattazione, strumento flessibile e capace di innovazione, in cui il governo ha possibilità di scelta e gestione, lasciando al Parlamento le leggi di natura strategica.  La scuola deve restare fuori dalla competizione politica e tornare ad essere l’istituzione della Repubblica, svincolata dai condizionamenti delle maggioranze di turno”.