Tuttoscuola: Non solo statale

Decreto riforma sempre fermo ai box

E sono sette. Neanche il Consiglio dei ministri di venerdì 13 giugno esamina lo schema di decreto legislativo per l’avvio della riforma Moratti nelle prime e seconde classi di scuola elementare. Da quando il decreto era stato inserito nell’ordine del giorno del Consiglio del 9 maggio, per poi essere depennato all’ultimo momento, ci sono state, con quella del 13 giugno, sette sedute del Consiglio dei ministri, ma dello schema di decreto si sono perse le tracce.

A questo punto sembra si sia proprio fuori tempo massimo per l’avvio in forma ordinaria della riforma per il prossimo settembre, anche se solo qualche giorno fa il sottosegretario Aprea dichiarava al “Resto del Carlino” che i tempi tecnici ci sono ancora: “Il decreto attuativo deve arrivare in consiglio dei ministri, per il resto è tutto pronto. Ce la faremo”.

Forse nel quadro della verifica di governo richiesta da alcune forze della maggioranza dopo i risultati delle amministrative si farà chiarezza anche sull’attuazione delle riforma della scuola approvata dal Parlamento a marzo.
A questo proposito è da registrare la dichiarazione rilasciata dal ministro per le politiche comunitarie Rocco Buttiglione al “Corriere della sera”, che inserisce in cima alle priorità proprio la scuola: “è stata votata una riforma, no? E allora perché non si realizza? Non è plausibile che si areni nel silenzio del Parlamento e del governo perché i denari necessari non vengono dati”.

Buttiglione poi tocca il tasto dolente della parità: ” E che cosa ne è della libertà di scelta della scuola? Ricordo al ministro Moratti che esiste un impegno su questo, e deve essere onorato. Invece quei fondi sono bloccati. Sulla scuola libera il nostro governo è più matrigna del governo dell’Ulivo”.

Forgot Password