Decentramento finanziario e riforma organi collegiali per rilanciare l’autonomia

Nel corso del question time alla Camera della settimana scorsa, il ministro Fioroni ha insistito sulla valorizzazione dell’autonomia scolastica, affermando, tra l’altro, che l’autonomia va finanziata affidando alle scuole le competenze che sono loro proprie. “È ridicolo – ha detto Fioroni – ritenere che le supplenze brevi debbano essere gestite dalla sede centrale del Ministero e ritengo che sia altrettanto ridicolo ipotizzare che i consumi intermedi siano gestiti dal Ministero tramite l’erogazione alle direzioni regionali“.
Sembra di capire che l’intenzione del ministro sia quella di decentrare le risorse finanziarie per rendere possibile e credibile l’autonomia. “Penso – ha aggiunto – che queste risorse possano afferire, oltre che a risorse autonome, all’autonomia scolastica, un’autonomia didattica che cammina con le gambe di queste risorse ma anche a una terza parte dell’autonomia, cioè quella dell’innovazione e della ricerca, che non è stata mai applicata perché mai le nostre scuole sono state poste in condizioni di poterla applicare“.
Fioroni si è brevemente soffermato sul problema del governo dell’autonomia, ricordando che “insieme a molti altri colleghi, sia nel centrodestra sia nel centrosinistra, abbiamo mosso i primi passi nell’impegno politico e sociale grazie alla vicenda della partecipazione delle famiglie degli studenti alla vita degli organi scolastici.”
Se, quindi, c’è un appello da lanciare a questo Parlamento – ha proseguito – questo è che sono maturi i tempi per la revisione degli organi collegiali. Se non rivediamo tali organi collegiali, non vi saranno gli strumenti per garantire all’autonomia scolastica di poter camminare secondo le responsabilità, gli oneri e la partecipazione che le sono necessari“.