DDL Buona Scuola, FUN: un piccolo riconoscimento riparatore per la dirigenza scolastica

Per le nuove competenze, con connesse responsabilità, riconosciute ai dirigenti scolastici, il Ddl prevede una integrazione strutturale del FUN (Fondo unico nazionale) per la dirigenza scolastica: In relazione alle nuove competenze attribuite ai dirigenti scolastici, a decorrere dall’anno scolastico 2015/2016 il Fondo unico nazionale per la retribuzione della posizione, fissa e variabile e della retribuzione di risultato dei medesimi dirigenti, è incrementato in misura pari a euro 12 milioni per l’anno 2015 e a euro 35 milioni annui a decorrere dall’anno 2016, al lordo degli oneri a carico dello Stato (art. 7, c. 7).

Si tratta di un una tantum?

No, perché la dizione “a decorrere dall’anno 2016” fa capire che l’importo annuo complessivo di 35 milioni ha carattere strutturale, continuativo.

Quanto vale mediamente quel compenso?

Se ripartito tra il personale in servizio (circa 7.150 in questo 2015 e circa 6.500 nel 2006 a causa dei pensionamenti), mediamente il compenso annuo sarà rispettivamente circa di 1.680 e di 5.400 pro-capite.

 

2015

2016

Integrazione FUN

12.000.000

35.000.000

Dirigenti scolastici in servizio

7.150

6.500

Compenso medio pro-capite

1.678

5.385

Si tratta di importi lordi?

Gli importi sono comprensivi anche degli oneri a carico dello Stato.

Perché un intervento sul FUN anziché sulla retribuzione?

Probabilmente si tratta di un segnale di attenzione, un riconoscimento del maggior impegno richiesto, ma è anche implicitamente un intervento riparatore per quanto successo in questo ultimo periodo per la sensibile riduzione del FUN da parte del Ministero che ha prodotto un contenzioso tuttora pendente presso il TAR.

Un intervento sulla retribuzione potrà essere fatto in sede contrattuale, tenendo presente che attualmente la retribuzione media complessiva di un dirigente scolastico (con un notevole carico gestionale e organizzativo) è circa la metà di un dirigente amministrativo.