Dal 1995 spese per l’istruzione delle famiglie aumentate di oltre il 37%

Nella periodica pubblicazione dell’indice generale dei prezzi al consumo delle famiglie di operai e impiegati curata dall’Istat la voce istruzione occupa un posto di primo piano.
Tralasciando le spese per bevande alcoliche e tabacchi e quelle per alberghi, ristoranti e pubblici esercizi, la spesa diventata più pesante per le famiglie è stata quella per l’abitazione, acqua, elettricità (aumentata dal 1995 al 2006 del 43,9%).
Subito dopo, in ordine di crescita, viene la spesa per l’istruzione che dal 1995 al 2006 è aumentata mediamente del 35,1%.
Seguendo però l’andamento degli ultimi mesi del 2006 e quelli del primo bimestre di quest’anno, si può rilevare un’impennata nel mese di ottobre (36,9% rispetto al 1995) in coincidenza con gli acquisti dei libri di testo e le spese per il nuovo anno scolastico.
L’impennata delle spese per l’istruzione non si sono però fermate e pian piano sono salite fino a raggiungere nel febbraio 2007 il 37,2% di crescita rispetto al 1995.
Si può calcolare che mediamente, nel periodo considerato, la spesa media annua per l’istruzione a carico delle famiglie italiane sia aumentata di circa il 3%.
L’impennata maggiore è stata registrata dal 2004 al 2005, quando l’incremento di spesa, rispetto al 1995, è passata da un più 27% rispetto al 2004 a un più 31,5% dell’anno dopo: 4,5 punti di aumento in un solo anno.
E pensare che i prezzi dei libri di testo sono bloccati (sulla carta delle disposizioni ministeriali…).