‘DADA e dintorni. Percorsi e riflessioni’: il 10 aprile a Grottaferrata

Appuntamento il prossimo 10 aprile alle ore 16.30 nel plesso D. Zampieri dell’I.C. San Nilo di Grottaferrata. Intervengono: Lidia Cangemi, Dirigente del Liceo J.F. Kennedy di Roma, Ottavio Fattorini, Dirigente scolastico, Giorgio Asquini, Professore dell’Università “Sapienza” e Responsabile monitoraggio del progetto DADA.

Non è solo una questione di movimento, pc e lim, aule e arredi: è il modello organizzativo di istituto a fare la differenza e a sostenere la possibilità in prospettiva, di modificare il metodo didattico nelle singole aule. A distanza di quattro anni dall’attivazione del modello DADA (Didattiche per Ambienti di Apprendimento) nei Licei “A. Labriola” di Ostia e J.F.Kennedy di Roma, sono circa cinquanta le scuole che hanno aderito alla sperimentazione in tutta Italia e molte altre che si sono avvicinate all’esperienza innovativa. Un dato che non è passato inosservato alla Rete di Scuole RES Castelli Romani che ha fissato al 10 aprile prossimo un incontro presso la sede Domenico Zampieri (Via Vecchia di Marino, Grottaferrata) dell’Istituto Comprensivo San Nilo dal titolo: “DADA e dintorni. Percorsi e riflessioni”.

Una manifestazione alla quale interverranno Lidia Cangemi, Dirigente Scolastico del Liceo J.F. Kennedy, il Dirigente Scolastico Ottavio Fattorini, già preside del Liceo Labriola e il Professor Giorgio Asquini dell’Università “Sapienza”, Responsabile del monitoraggio del progetto DADA. A dare il benvenuto saranno Loredana Di Tommaso, Presidente della RES Castelli e Dirigente Scolastico dell’I.C. Paolo Borsellino di Monte Compatri e Antonella Arnaboldi, Dirigente Scolastico dell’I.C. San Nilo, sede che ospita l’iniziativa e nel quale è attivo il progetto DADA da due anni.

Durante l’evento verrà presentato il sito www.scuoledada.it: un portale attraverso il quale sarà possibile scoprire tutto sul DADA, le scuole che hanno aderito alla sperimentazione, le informazioni utili per conoscere il modello e aderire alla rete dal nome originale… “Dal DADA al DADumpa” e molto altro ancora. Il sito che è caratterizzato da una grande possibilità di interattività costituirà lo strumento per creare e tenere unita una comunità di pratica a sfondo digitale, che già vede coinvolti docenti e dirigenti di tutte le regioni d’Italia.

L’incontro del 10 aprile sarà un’occasione per fare il punto della situazione, riflettere su quanto è stato fatto finora e tracciare un sentiero condiviso che porti visioni, realizzabili, di scuola del futuro.

DADA, il progetto

 Il progetto “Didattiche per Ambienti di Apprendimento” è un modello organizzativo che fonde le buone pratiche della scuola italiana con una prospettiva metodologico-didattica innovativa. Nel DADA l’aula non dovrebbe essere più solo il luogo in cui si svolgono tutte le lezioni per una classe, ma un “ambiente di apprendimento” in cui per tutte le classi della scuola possono avvenire i processi di insegnamento/apprendimento relativi a una determinata disciplina, attivando quanto più possibile didattiche costruttiviste e operative. Le aule, arredate secondo le esigenze che la disciplina, gli studenti e gli insegnanti richiedono, vengono assegnate al docente che viene raggiunto dagli studenti, che si spostano di aula in aula, al cambio dell’ora.

Tra i tanti riverberi che il modello Dada porta con sé, c’è l’aver favorito il protagonismo degli studenti, sollecitando in loro con nuove modalità, non solo lo sviluppo delle competenze disciplinari ma anche delle competenze trasversali quali il senso di responsabilità, l’intraprendenza, il rispetto reciproco e degli spazi, il senso di comunità. Tutti motivi per allargare la rete Dada a più scuole possibili.

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