DaD con giudizio

Una simpatica vignetta che sta girando sul web a proposito dei futuri effetti della DaD fa sorridere, ma potrebbe nascondere un po’ di verità e far sorgere qualche preoccupazione. Titolo della vignetta: “Tra dieci anni di DAD …”.

In sala operatoria quattro chirurghi in camice verde e mascherina, intorno al lettino del paziente da operare, si preparano ad eseguire l’intervento. Il chirurgo: “Bisturi!”, l’assistente: “Come è fatto?”; un altro assistente tra sé e sé “Cerco su Google”.

Il vignettista non irride tanto alla DaD (che di meriti indubbiamente ne ha, se non altro per avere costretto migliaia di docenti a trovare alternative alla didattica tradizionale) quanto piuttosto al suo temuto eccessivo o inadeguato utilizzo per emergenza sanitaria e mancanza di alternative sicure.

La vignetta mette a nudo il rischio di gap tra conoscenza e competenza, tra informazione ed esperienza, tra teoria e verifica.

Ma ci sono ben altri rischi che i ragazzi possono correre per l’uso prolungato della didattica a distanza e che google non può certamente colmare: la relazione sociale, i rapporti umani, la vita di gruppo dove nascono le amicizie e dove si mettono a prova le emozioni e i sentimenti; dove, anche con gli errori e i limiti dell’esperienza, i nostri ragazzi si formano per la vita.

DaD con giudizio, dunque, e con impiego efficiente e integrato; e attività in presenza riformata con coraggio e metodologie e spirito innovativi.