DaD, Cardinal Bassetti: ‘Non sostituisce il bisogno di relazione umana e rischia di amplificare disuguaglianze’. Kaladich (Fidae): ‘Serve piano nazionale di Istruzione’

“Implementare la campagna vaccinale”, anche con la disponibilità di ambienti offerti dalle diocesi, “sostenere il sistema economico per evitare che la crisi si aggravi con ulteriori ricadute sull’ occupazione e, in definitiva, sui redditi familiari”, vigilando sul rischio del “welfare criminale” dei prestiti usurai offerti dalla criminalità organizzata, e incoraggiare il mondo della scuola, dove la didattica a distanza “si è certo rivelata una risposta alternativa alla chiusura degli Istituti”, ma non può sostituire il “bisogno di relazione umana ed educativa” dei ragazzi e rischia di amplificare le diseguaglianze e, come avrebbe detto don Milani, diventare “un ospedale che cura i sani e respinge i malati”. Sono gli auspici che il cardinale Gualtiero Bassetti ha indirizzato a nome di tutti i vescovi al nuovo Governo di Mario Draghi.

“La frattura educativa causata dalla pandemia e denunciata anche dal Cardinal Bassetti nei giorni scorsi è un problema serio quanto il calo del Pil e dobbiamo essere pronti fin da subito a porvi rimedio, altrimenti ne pagheremo le conseguenze per i prossimi decenni”. Così la Presidente Fidae, Virginia Kaladich, ha commentato, in una nota, il documento dell’Ufficio Nazionale per la Scuola e l’Università della CEI dedicato a Ricomporre la frattura educativa. La pandemia e le sfide per l’educazione e la scuola.

“Oggi è necessario prima di tutto garantire a tutti gli alunni il diritto alla connessione, e la pandemia ci ha fatto capire come non tutto il paese sia raggiunto dalla banda larga e soprattutto come non tutte le famiglie abbiano a disposizione più device. La scuola, come ha ricordato il Presidente della CEI, integra, include, accompagna , per questo chiediamo al nuovo Governo che non discrimini nessuno, non esistono alunni di serie A e alunni di serie B, e che anzi coinvolga tuti gli attori in un tavolo di lavoro che porti alla creazione di un Piano nazionale di istruzione”.