Curiosità sulle iscrizioni

In questa sezione, si offre una selezione di domande reali poste dai genitori sulle iscrizioni dei figli, che trovano una risposta (ovviamente più approfondita rispetto a quanto è stato estratto in questa sede) nella guida:

SCUOLA DELL’INFANZIA

Mio figlio compie 2 anni tra gennaio e aprile 2009. Lo iscrivo all’asilo nido o già alla scuola dell’infanzia per il prossimo anno?

Il bambino può essere iscritto alla scuola dell’infanzia già per il prossimo anno scolastico, magari consentendo un risparmio sulle rette del nido. In circostanze particolari, nei territori di montagna o nei piccoli Comuni privi di servizi per la prima infanzia, i genitori potranno iscrivere alle scuole dell’infanzia anche bambini di età compresa tra i due e i tre anni.

Voglio iscrivere mio figlio alla scuola dell’infanzia pubblica, ma mi dicono che ci sono delle liste di attesa. È normale?

In effetti, in molte scuole di grandi centri urbani o delle città le domande di iscrizione alle scuole dell’infanzia pubbliche (statali o comunali) superano spesso il numero dei posti disponibili. In questo caso, si hanno criteri di precedenza (numero dei figli, condizioni economiche, occupazione dei genitori, ecc.) fissati autonomamente da ciascuna scuola. I nati 2006 hanno precedenza rispetto agli anticipatari 2007 (nati da gennaio ad aprile).

SCUOLA PRIMARIA

Ho visto che c’è la possibilità di iscrivere alla “prima” un bambino che fa sei anni nei primi mesi dell’anno. Ma invece le vecchie “primine” non esistono più?

Le “primine” continuano ad esistere. Tecnicamente si tratta dell’istituto normativo della idoneità, che consente al bambino, se supera un esame, di essere iscritto direttamente alla seconda. Per gli anticipi, invece, i bambini non devono sostenere alcun esame.

Quest’anno iscriviamo nostro figlio alla “prima”: ma avrà davvero un solo maestro?

La presenza di uno o più insegnanti dipende dall’orario settimanale scelto dalle famiglie – 24 ore, 27, 30, tempo pieno di 40 ore. In ogni caso, anche nella classe funzionante a 24 ore, l’insegnante raramente sarà il docente unico di classe (a meno che non sia specializzato in lingua inglese e non sia disponibile a insegnare religione). Sarà comunque il maestro di riferimento, perché avrà in classe una presenza prevalente quasi ininterrotta e sarà il referente principale nella conduzione della classe e nel diretto rapporto con le famiglie degli alunni.

SCUOLA MEDIA

Mio figlio quante lingue straniere studierà? Solo l’inglese, o anche la seconda lingua comunitaria?

Dal prossimo anno scolastico 2009-2010 i genitori che iscrivono i loro figli alla prima classe della scuola secondaria di primo grado (ex media) possono chiedere che le 2 ore settimanali riservate alla seconda lingua comunitaria siano aggiunte all’insegnamento dell’inglese, per un totale di 5 ore. La scelta impegna l’allievo per tutti e tre gli anni di durata della scuola secondaria di primo grado.

Ci saranno ancora le scuole medie a indirizzo musicale?

Sì, i genitori possono chiedere che i loro figlio frequentino i corsi di musica, se la scuola li prevede, ma solo in aggiunta all’orario obbligatorio di 30 ore.

Mio figlio ha frequentato una scuola primaria a tempo pieno. Ora deve scegliere una scuola media a tempo prolungato?

Non c’è nessun obbligo. E’ bene che i genitori decidano tenendo conto degli interessi del figlio e della loro organizzazione familiare (impegni di lavoro, ecc.)

Nel passaggio dalla primaria alle medie, è possibile conservare la stessa insegnante di sostegno?

Purtroppo non è possibile perché gli insegnanti di sostegno afferiscono a diversi ordini di scuola. E’ così anche nel caso che essi insegnino in un istituto comprensivo.

SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE

Cambierà il liceo?

Per il 2009-2010 non ci saranno cambiamenti, perché la riforma dei licei scatterà a partire dall’anno scolastico successivo. Continuano anche le sperimentazioni, che sono numerose e diverse: converrà verificare direttamente presso le scuole se e quali sperimentazioni sono previste.

Quali sono le novità per gli istituti tecnici e professionali?

Per il 2009-2010 non sono previsti cambiamenti, che scatteranno dall’anno successivo. E’ però opportuno tenere presenti tali cambiamenti, che dal 2010-2011 accentueranno la diversa identità degli istituti tecnici e professionali, sviluppando la valenza operativa di questi ultimi.

Nostro figlio non vuol saperne di proseguire gli studi. C’è un’alternativa all’istruzione scolastica?

L’unica alternativa è costituita dal percorsi triennali di istruzione e formazione professionale organizzati dalle Regioni, alla fine dei quali si può ottenere un attestato di qualifica professionale utile per l’inserimento nel mondo del lavoro.

Se la scuola chiede dei contributi al momento degli iscrizione, li dobbiamo versare?

Il contributo è su base volontaria e non obbligatoria e nessun istituto scolastico può imporre ai genitori un versamento non condiviso. Nelle delibere del Consiglio di Istituto possono però essere presenti regole e condizioni particolari. In ogni caso, il contributo versato può essere parzialmente detratto dalla dichiarazione dei redditi.

TRASVERSALI

Che cosa succede con il 7 in condotta?

Il voto in condotta è assimilato ai voti nelle altre discipline, quindi non costituisce più insufficienza, e fa media con altre materie.

Mi sono separata da mio marito due anni fa. Chi dei due decide la scuola di nostro figlio?

Occorre in ogni caso che i genitori si mettano d’accordo, anche quando il Tribunale ha affidato il figlio a uno dei due. Il codice civile prevede che in caso di disaccordo decida il giudice.

Si può provvedere direttamente all’istruzione del figlio, senza iscriverlo a scuola?

Sì, è possibile, perché la legge consente la cosiddetta “istruzione paterna” o familiare, per tutti i dieci anni di istruzione obbligatoria attualmente previsti. Però alla fine di ogni anno gli alunni dovranno sostenere un esame di idoneità presso una scuola statale o paritaria.

Queste sono alcune delle domande alle quali la Guida risponde, anche con ulteriori approfondimenti. E poi sono trattati tanti altri argomenti, come quelli degli alunni diversamente abili, degli alunni stranieri, delle ore di 60 minuti effettivi, della corrispondenza tra vecchi e nuovi diplomi, del modulo “stellare”, della scelta dei libri scolastici, delle assenze, dei percorsi atipici, dei quadri orari attuali e futuri, della settimana corta, della valutazione degli alunni, e altri.