Tuttoscuola: Non solo statale

Costo standard/2. Serve per fare una ‘Buona Scuola’?

Se dovessi dare un voto, darei 23”, dice Milena Santerini, deputato di Per l’Italia ma prima ancora docente universitaria di pedagogia, parlando del documento governativo ‘La Buona Scuola’. Commenti in platea: 23 è un voto bassino, da prestazione mediocre… Così la parlamentare spiega: 23 è un voto medio, in alcuni punti il documento merita di più, in altri di meno. Per esempio sull’operazione delle 150.000 assunzioni merita di meno perché bisognava partire dalle esigenze della scuola e degli studenti, prima tra tutte quella dell’inclusività, per poi arrivare a quantificare il fabbisogno di insegnanti. E poi non è accettabile che su questa massa di neoassunti non si facciano verifiche sulle competenze che servono per fare davvero una buona scuola, per esempio quelle di informatica e di inglese.

Sul Costo Standard Santerini è più cauta (“non ho sufficiente competenza in materia”), ma intanto fa presente che si potrebbe cominciare col non tagliare le risorse alle scuole paritarie e consentire anche a queste ultime di accedere ai fondi europei del PON e alle attività di formazione del Miur. Aperture in questo senso vengono anche dal rappresentante del Pd, il consigliere regionale Fabio Pizzul, che ha sostituito Francesca Puglisi, responsabile scuola del partito.

Aperture e disponibilità vanno bene, ma non bastano a Elena Centemero, promotrice dell’iniziativa, che rilancia sulla necessità, anche per realizzare davvero una ‘Buona Scuola’, di uno “sguardo diverso” sulla qualità di tutta l’offerta formativa come sarebbe quello consentito dall’adozione del CS, un sistema di finanziamento unitario, uguale per tutti e rispettoso del diritto di scelta dei genitori, riconosciuto in Europa ma anche dalla Costituzione italiana all’art. 30. “E l’articolo 30 viene prima del 33”, fa presente la parlamentare di Forza Italia.

L’assenza di Francesca Puglisi e quella del ministro Stefania Giannini, impegnata a Matera per la giornata conclusiva della consultazione su ‘La Buona Scuola’, ha tolto un po’ di sale al convegno, che tuttavia è servito a mettere meglio a fuoco la problematica del Costo Standard dal punto di vista tecnico e anche, sia pure in termini ancora molto generali, sotto il profilo della sua fattibilità politica. Giannini ha comunque inviato a Milano, in sua rappresentanza, il direttore generale degli ordinamenti del Miur Carmela Palumbo, del cui intervento diamo conto nella news successiva.

 

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