Corsa frenetica per far partire le sezioni primavera

Il ritardo di stipula dell’accordo nazionale per le sezioni primavera, arrivato in Conferenza unificata soltanto il 29 ottobre scorso, sta costringendo Regioni e Uffici scolastici regionali a correre contro il tempo per definire le intese che, considerato la fase avanzata dell’anno scolastico, consentono al servizio educativo di funzionare anche per il 2009-2010. A rischio molte prosecuzioni.

Rispetto allo scorso anno, i fondi statali sono diminuiti a causa del minor apporto finanziario da parte del dipartimento per le politiche per la famiglia (il Miur ha invece confermato i 19 milioni erogati l’anno scorso).

Le Regioni dovranno fare la loro parte, anche perché l’accordo del 29 ottobre prevede l’obbligo di concorrere con propria quota finanziaria.

L’anno scorso ben sei regioni (tre meridionali e tre centro-settentrionali) non hanno integrato in alcun modo il contributo statale, ma quest’anno dovranno farlo, perché l’accordo nazionale, da loro stesse sottoscritto, prevede che il contributo regionale (non importa di quale entità) è condizione per la stipula dell’intesa con gli uffici scolastici regionali.

Allo stato attuale si ha notizia di intese regionali già sottoscritte in Lombardia e in Friuli.

In Lombardia la Regione con un contributo di 2.828.472 euro (l’anno scorso ne aveva dato 2.000.000) ha integrato la minor quota statale, confermando, quindi, il funzionamento di tutte le sezioni dello scorso anno. In Friuli la Regione, con 460 mila euro più dell’anno scorso, non solo ha integrato la minor quota statale, ma ha anche assicurato il funzionamento di circa altre 20 sezioni in più.

Le prime intese, dunque, sembrano confermare la possibilità di incremento del nuovo servizio educativo.