Coprogettare la scuola insieme ai piccoli musei: via alla ‘scuola di prossimità’

Costruire e co-progettare le piccole scuole insieme ai piccoli musei dislocati su tutto il territorio nazionale: è il frutto di un accordo tra i gruppi di ricerca dell’Indire e dell’Associazione Nazionale Piccoli Musei nell’ambito di una visione pedagogica definita come “scuola di prossimità” che si estende al territorio circostante, con l’obiettivo di riorganizzare gli spazi e i tempi del fare scuola. 

La pedagogia del patrimonio culturale – spiega Indire – può diventare un mezzo per intrecciare saperi e promuovere il senso di appartenenza a quella “comunità di eredità” presente nei contesti in cui sono ubicate le piccole scuole italiane e trova una nuova spinta con il Piano scuola 2020-2021 e, nello specifico, nei Patti educativi di comunità che divengono lo strumento tramite cui la scuola si ripensa come sistema educativo integrato in grado di connettere formale, non formale e informale nell’ambito di una visione di scuola di prossimità. Nell’ambito di questa visione pedagogica di scuola di prossimità, dove la scuola si estende al territorio e il territorio mette a disposizione il capitale sociale e culturale per costruire forme organizzative che ripensano gli spazi e i tempi del fare scuola, si inserisce l’alleanza tra il Movimento delle Piccole Scuole e l’Associazione Nazionale Piccoli Muse”

Nell’ambito della struttura di ricerca “Innovazione metodologica e organizzativa nelle scuole piccole”, viene quindi proposto alle piccole scuole iscritte al Movimento la possibilità di entrare in contatto con un piccolo museo della propria regione ed instaurare con esso un’alleanza educativa per potenziare la propria offerta formativa e didattica in un’ottica di progettazione partecipata e condivisa.  Il gruppo di lavoro e di ricerca Indire –  composto da Francesca De Santis, Maeca Garzia, Marco Ceres, Michele Squillantini, Assunta Gambale; ricercatore coordinatore è Giuseppina Rita Jose Mangione – sottolinea come l’uso del patrimonio all’interno del sistema scolastico sia un obiettivo fondamentale che implica una governance integrata e continui scambi tra la scuola e il territorio, tra sistemi museali, archivistici e bibliotecari, tra patrimonio immateriale e paesaggio culturale. Grazie a questa collaborazione viene offerta alle piccole scuole la possibilità di attuare delle esperienze didattiche in grado di ridefinire gli aspetti fondativi del curricolo verticale, che vanno dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado, basato sull’uso formativo del territorio e del suo patrimonio naturale e culturale. Per partecipare, le piccole scuole possono collegarsi al sito dell’iniziativa e scegliere di accedere a “Piccoli musei narranti”, oppure entrare nella “Biblioteca digitale” e avere la possibilità di consultare un archivio di risorse online e di letture e narrazioni realizzate dai piccoli musei italiani, e infine individuare partner culturali sui territori, grazie alla collaborazione con l’Associazione Piccoli Musei. 

Cosa deve fare dunque una scuola che individua un piccolo museo della propria regione con il quale vorrebbe entrare in contatto per sviluppare un’attività didattica? Deve compilare il form presente nella sezione “Contatta un piccolo museo” (link: http://museinarranti.piccolimusei.com/it/153/contatta-un-piccolo-museo). L’APM si occuperà di prendere in carico la richiesta e di creare il contatto con il museo.

Negli ultimi anni è stato attribuito un ruolo sempre più significativo, in ambito educativo, al patrimonio culturale, inteso nella sua accezione più ampia come l’insieme di beni materiali e immateriali espressione di una cultura nelle sue diverse manifestazioni. L’uso del patrimonio all’interno del sistema scolastico è un obiettivo fondamentale che implica necessariamente una governance integrata e continui scambi tra scuola e territorio, tra sistemi museali, archivistici, bibliotecari, tra patrimonio immateriale e paesaggio culturale. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA