Contratto: soddisfatti i sindacati firmatari. Gilda un po’ meno

Soddisfatti i sindacati firmatari dell’intesa per il rinnovo del secondo biennio contrattuale.
Una buona intesa – ha detto Di Menna dell’Uil-scuola – siamo riusciti a dare velocità al negoziato, evitando riti burocratici e lungaggini. Ora bisogna evitare laccioli burocratici e fare in modo che questi soldi vadano subito a chi lavora a scuola“. Il pensiero è ora alla Finanziaria dalla quale si temono tagli di organici e blocco degli automatismi.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Scrima della Cisl-scuola che dichiara: “Continueremo il nostro impegno sia per la tempestiva acquisizione in busta paga degli aumenti e degli arretrati maturati, sia per contrastare le scelte della prossima Finanziaria, delle quali si ha sentore, tendenti a penalizzare il pubblico impiego, attraverso la riproposizione di “tagli” e, per quanto riguarda la scuola, attraverso il ventilato blocco degli automatismi stipendiali…”.
Ha espresso soddisfazione per l’accordo anche Epifani della Cgil che ha aggiunto: “Continua il nostro impegno per una scuola di qualità e mi auguro che per il prossimo biennio, l’esecutivo non pensi di ridurre le risorse necessarie per gli incrementi automatici“.
Ha dichiarato la soddisfazione per lo Snals il segretario Galati che ha manifestato l’impegno della sua organizzazione “ad accelerare l’iter procedurale per consentire al personale di percepire l’adeguamento retributivo e i relativi arretrati in tempi brevi. Comunque, entro la fine dell’anno“.
Un po’ fuori dal coro la Gilda che, pur avendo sottoscritto l’intesa, ha voluto rimarcare alcuni suoi dissensi di fondo, aggiungendo a verbale la dichiarazione: “La Federazione GILDA UNAMS sottoscrive il presente accordo pur esprimendo il proprio formale dissenso sulla destinazione di risorse salariali al Fondo di Istituto“.
Oltre a volere risorse solo per gli stipendi e non l’accessorio, Gilda si batte per contratti separati tra docenti e Ata, tanto che sul proprio sito (www.gildains.it) riporta solo tabelle dei docenti.