Contratto, slitta ancora la ratifica

Continua a destare polemiche nella scuola il ritardo nella ratifica del contratto di categoria, siglato più di un mese fa. Neanche l’ultimo Consiglio dei Ministri di venerdì 28 ottobre vi ha provveduto.

Secondo il coordinatore nazionale della Gilda Alessandro Ameli, “la scelta del Governo appare ingiustificata ed irresponsabile.
Gli impegni che lo stesso Governo aveva assunto e sbandierato, di far arrivare aumenti ed arretrati nelle buste paga di dicembre, rischiano ormai seriamente di saltare”.

“Fonti ben informate – fa sapere Ameli – attribuiscono il ritardo alla ostilità del Ministero dell’economia alla introduzione di alcuni istituti contrattuali (quelli relativi alla fantasiosa carriera degli ATA fortemente voluta dai Confederali) che realizzerebbero effetti di trascinamento di spesa.
Non possiamo non rimarcare, se dovesse essere questa la ragione dei ritardi governativi, come l’ingiustificato accorpamento di due categorie della scuola in un unico indistinto contratto finisca, ancora una volta, per nuocere ad entrambe”.

“Il nostro obiettivo di arrivare ad una separazione delle aree di contrattazione appare sempre più legittimo ed urgente.
Non è però tollerabile – conclude il leader della Gilda – che vi siano ripensamenti su accordi già definiti e che avevano avuto già l’avallo dei massimi organi di governo.
Nei prossimi giorni, di fronte ad ulteriori atteggiamenti dilatori del governo rispetto alla ratifica del contratto, valuteremo la necessità di ricorrere a forme di mobilitazione della categoria”.