Contratto scuola: le contromisure per i dirigenti scolastici

Fin dalla sua prima uscita, il 16 maggio scorso quando ne fu stesa l’ipotesi di accordo, il contratto della scuola per il 2002-2005 ha avuto soprattutto nell’Associazione nazionale dei dirigenti scolastici i critici più determinati, al punto che la stessa Anp non ha esitato nei giorni successivi a denunciare al Governo e al ministro dell’Istruzione presunti profili di illegittimità dell’accordo.

Inascoltata, dopo che una lunga riflessione da parte del Governo aveva fatto pensare che l’accordo non venisse autorizzato, l’Anp decide ora, a contratto sottoscritto, di passare, solitaria, alla difesa dei capi d’istituto che, dovendo gestire in prima persona i diversi istituti contrattuali, vecchi e nuovi, del CCNL 2002-2005, si troveranno, secondo l’Associazione, tra l’incudine delle norme di legge (decreto legislativo 165/2001) e il martello del contratto (e delle Rsu).

Sul proprio sito (www.anp.it) l’Associazione mette in linea un servizio di “consigli utili per gli acquisti” a difesa del dirigente scolastico, sempre più “controparte” dei docenti.

Ma c’è di più: l’Anp, oltre ad esprimere un critico giudizio di delusione nei confronti dell’Amministrazione scolastica che si sarebbe dimostrata incoerente e opportunista, annuncia di aver già incaricato i propri legali di impugnare nelle opportune sedi giudiziarie gli aspetti del nuovo CCNL in palese violazione di norme di legge e lesivi delle prerogative dei dirigenti scolastici.

Da settembre funzionerà anche un apposito vademecum a favore dei dirigenti scolastici.

Servirà a conciliare o a dividere?