Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Confronta eventi socio-politici con i tuoi alunni

di Martina Bocchi

L’idea di libertà, intesa come la possibilità di ogni essere umano di agire secondo la sua volontà, sempre nei limiti imposti dalla legge e dalla libertà altrui, nasce con l’Illuminismo e si realizza, sul piano politico, con due rivoluzioni del Settecento: quella americana e quella francese. Gli alunni, divisi in gruppi, leggono i documenti scritti da quei rivoluzionari che sostenevano l’uguaglianza degli esseri umani, la Dichiarazione di indipendenza delle colonie americane e la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, e  indagano, su traccia fornita dall’insegnante, sui principi ispiratori e le rispettive caratteristiche.

Le attività di confronto proposte porteranno i ragazzi ad individuare la genesi storica dei due eventi;  l’insegnante avrà cura di far cogliere agli studenti come “prima della Rivoluzione del 1789 il Re di Francia aveva di fronte un regno composto da molti “corpi intermedi”, distinti per condizione sociale (gli stati, cioè la nobiltà, il clero e il terzo stato), per professione (le corporazioni) e per territorio (città, borghi, ecc.). Ciascuno aveva una propria organizzazione, godeva di propri privilegi, gestiva i propri interessi indipendentemente da quelli degli altri. La monarchia, benchè fosse definita assoluta, non era veramente tale, perché il potere del re incontrava dei limiti non nei diritti dei cittadini, ma nei privilegi di alcuni (i nobili e il clero in particolare), in virtù del loro status sociale. Chi non aveva status (le donne, i vagabondi, i mendicanti, i reietti della società) non aveva diritti ed era soggetto all’arbitrio altrui. La forza sociale che realizzò il compito storico di cambiare questa situazione fu il terzo stato, interessato alla propria promozione politica ed espansione economica. La rivoluzione francese fu dunque una rivoluzione sociale.

In America, invece, alla fine del XVIII secolo si erano già affermati la libertà e i diritti umani: si trattava di difenderli dagli arbitri della madrepatria. La rivoluzione fu politica. Mentre la Rivoluzione francese aprì la strada al potere illimitato del legislatore, quella americana sancì che non alla legge, ma ai diritti si addice la sovranità. Da questo punto di vista, la vera rivoluzione liberale con le sue esigenze di garanzia contro gli abusi del potere, è stata quella americana”[1].

L’obiettivo dell’UA è che al termine del percorso di analisi e comparazione delle fonti storiche, i ragazzi siano in grado di contestualizzare nel tempo e nello spazio gli eventi, sviluppare la capacità di collegamento tra i vari  contenuti, tra i fatti e le interpretazioni e di esporre oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite argomentando le proprie riflessioni.

[1] G.Zagrebelsky, Questa Repubblica, Le Monnier, Firenze 2011, pp.36-38..

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