
Confindustria per i giovani
Lo scorso 28 Ottobre Confindustria ha illustrato le linee portanti del “Manifesto per i Giovani” che l’organizzazione degli imprenditori presenterà in occasione della edizione 2009 di Orientagiovani, la cui iniziativa nazionale è in programma per il 17 novembre a Vicenza.
La presidente Emma Marcegaglia e il vicepresidente e responsabile del settore Education di Confindustria, Gianfelice Rocca, hanno avanzato quattro proposte “per restituire il futuro ai giovani” di questa generazione (definita “generazione zero” nel Manifesto, per sottolineare la necessità di una svolta radicale):
– Abolizione del “valore legale” dei titoli di studio, da sostituire con un più attendibile sistema di accreditamento svolto da agenzie indipendenti.
– Protezione non dei posti di lavoro, ma dei lavoratori, delle persone, attraverso la formazione continua e il sostegno alla mobilità (flexicurity), secondo il modello danese.
– Proseguimento degli studi fino al compimento dell’istruzione terziaria, spezzando l’accresciuta dipendenza dei giovani dai redditi familiari, attraverso finanziamenti inviati non alle famiglie ma direttamente su conti di risparmio aperti a favore di ciascuno studente.
– Compimento della riforma degli Istituti Tecnici.
Su quest’ultimo punto Confindustria non raccoglie le molte richieste di modifica (nel senso del rafforzamento delle materie tecniche e dei laboratori) agli indirizzi e ai piani orari degli istituti tecnici contenuti nel Regolamento approvato dal Consiglio dei ministri, e si mostra sicura (e anche un po’ nostalgica): gli istituti tecnici, è stato detto nella conferenza stampa, “sono stati alla base del boom economico italiano del dopoguerra e vanno rivalutati come indispensabile base formativa per il rilancio del settore industriale manifatturiero, settore trainante dell’economia italiana e secondo, in Europa, solo a quello tedesco“.
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