
Condannata a un anno la prof che punì il bullo
La docente fece scrivere all'alunno "sono un deficiente" per cento volte
Nel gennaio del 2006 fece scrivere ad uno dei suoi alunni che riteneva un bullo “sono un deficiente” per cento volte. E ieri i giudici di Palermo l’hanno condannata ad un anno di carcere per abuso dei mezzi di correzione. È la storia della professoressa Giuseppa Valido, 59 anni. La condannata non andrà in carcere perché ci sono la sospensione della pena e il condono, ma il caso fa discutere.
La prof in primo grado era stata assolta. Ieri, invece, la condanna. Ora ci sarà il ricorso in Cassazione. L’alunno punito all’epoca aveva 11 anni e aveva impedito ad un compagno di entrare in bagno dandogli della femminuccia, del gay. Un comportamento che la professoressa ha voluto punire. Immediata la denuncia da parte della famiglia del ragazzo. In primo grado la docente è stata assolta. In Corte di appello la sentenza è stata invertita.
Per l’ Arcigay, la punizione inflitta all’insegnante è “paradossale perché riconosce dignità all’omofobia“. “Quell’insegnante che ha difeso una vittima – spiega Paolo Patanè, presidente nazionale dell’associazione – ha assolto al suo ruolo e giustamente punito un bullo con l’intenzione di fargli comprendere l’orrore generato dalla violenza, dalla sopraffazione e dalla denigrazione“.
“Sarebbe bene che la sentenza di Palermo apra spazi di dibattito sulla necessità di costruire finalmente una cultura del rispetto, tema sul quale si gioca la crescita civile e il futuro del Paese. Per evitare che le vittime continuino ad essere vittime – conclude Patanè – e i carnefici carnefici, chiediamo ai giudici una riflessione più attenta e approfondita sull’omofobia e esprimiamo la nostra solidarietà all’insegnante, insieme all’auspicio che le istituzioni siciliane, e il Ministero dell’istruzione, esprimano il loro sostegno ad una persona ingiustamente condannata“.
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