Concorso straordinario: i primi risultati spianano la strada a quello per titoli. E non solo

I dati che stanno emergendo dalle prime pubblicazioni dei risultati del concorso straordinario della secondaria che ha messo in palio 32mila posti  da conquistare con una sola prova scritta, potrebbero favorire implicitamente la soluzione sbrigativa del concorso per soli titoli, finalizzato ad assicurare un po’ di stabilità alla scuola italiana per il prossimo settembre. Ma c’è di più. Se quei dati dovessero avvalorare una certa inefficacia delle prove concorsuali del concorso straordinario, potrebbero essere  messi in discussione il principio e la natura stessa dei concorsi per esami, quanto meno nella loro attuale configurazione (cinque domande aperte e un tempo prestabilito) senza colloquio finale.

Concorso straordinario: guarda la tabella di Tuttoscuola con i nuovi risultati

Come non pensare allora al vivace dibattito che aveva accompagnato l’anno scorso questo concorso straordinario, previsto inizialmente con una procedura semplificata (risposte multiple a crocette) e sostituito alla fine con una prova scritta finalizzata ad assicurare dignità d’esame al concorso, mentre le opposizioni e i sindacati chiedevano una selezione mirata nella formula del concorso per soli titoli? È stata la scelta giusta?

Cosa sta emergendo, dunque, di tanto importante dai primi risultati delle prove scritte del concorso straordinario da far sorgere dubbi anche sulla natura stessa degli attuali concorsi per esami?

È doveroso innanzitutto premettere che i risultati pubblicati a tutt’oggi sono ancora troppo scarsi per considerarli statisticamente probanti per avallare tendenze possibili. Tuttavia, insieme alle prime considerazioni valutative, aprono prospettive interessanti per un verso e preoccupanti per un altro.

Esaminiamo, dunque, in questa notizia notizia quei dati.