Concorso straordinario: Consiglio di Stato conferma il diritto alle prove suppletive

Nelle scorse settimane alcuni candidati del concorso straordinario si erano rivolti al Tar per chiedere di sanare la loro mancata partecipazione alle prove in quanto impossibilitati, in quarantena o addirittura malati Covid. Il TAR Lazio ne aveva riconosciuto le ragioni con una sentenza che autorizzava la procedura per le prove suppletive, ma il Ministero, invece, continuava a negare tale possibilità facendo ricorso al Consiglio di Stato. Oggi il Giudice amministrativo condanna il MI e riconosce fondate la sentenza del Tar confermando il diritto alle prove suppletive del concorso straordinario.

“Una politica attenta ai diritti dei cittadini, già in prima istanza, avrebbe provveduto a sanare una lesione dei diritti e delle aspettative di docenti che da anni lavorano per tenere aperte le scuole e garantire la continuità educativa” osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi. “Gli insegnanti – continua – sono dipendenti del ministero, invece il MI agisce come si trattasse di intrusi, venendo meno allo spirito di servizio che una pubblica amministrazione dovrebbe avere nei confronti dei cittadini e ancor più dei suoi dipendenti”.

“Queste vicende di natura giurisdizionale fanno male all’intero sistema scolastico che dovrebbe guardare al merito delle questioni invece di perseguire risultati burocratico- ammnistrativi che non hanno a cuore né le persone, che stanno lavorando in un contesto difficilissimo – rilancia il segretario Uil Scuola – né gli alunni che dovrebbero avere continuità, risposte concrete e non atti e contenziosi. La politica deve essere al servizio dei cittadini, non esserne controparte come questo governo sta facendo”.