Concorso STEM: monta la protesta per il divieto di utilizzare carta e penna

In queste ore sta montando comprensibilmente la protesta degli oltre 37 mila candidati che dal 3 al 5 maggio dovranno affrontare la prova scritta del concorso per le discipline STEM (A20, A26, A27, A28 e A41). I dubbi che circolavano nei giorni scorsi sull’utilizzo di carta e penna durante la prova erano stati raccolti dai sindacati che avevano sollecitato il ministero a fornire tempestive indicazioni, consentendone l’impiego come già avvenuto in occasione del concorso STEM dell’estate scorsa, dove era stato consentito ai candidati l’uso di carta e penna.  Il D.D. n. 826 del 15 giugno 2021, all’art. 4, comma 9, infatti aveva espressamente previsto che “durante lo svolgimento della prova i candidati possono utilizzare carta da scrivere e penne messe a disposizione dall’amministrazione”.

La risposta ministeriale, resa nota oggi, di cui è difficile comprendere le ragioni, è riportata dall’USR Lazio nei termini seguenti.

“Si rende noto ai candidati al concorso ordinario per posti delle discipline A020, A026, A027, A041 (nel Lazio non sono previsti posti per la disciplina A028) che con messaggio di posta elettronica del 27 aprile 2022, ore 12.19, la Direzione generale per il personale scolastico del Ministero ha comunicato quanto segue: «con riferimento alle istanze pervenute in merito alla possibilità di utilizzo di carta e penna nell’espletamento delle prove scritte delle discipline STEM (classi di concorso A020, A026. A027, A028 e A041), di cui al D.D.G. 252 del 31/01/2022, si rappresenta che la Commissione Nazionale di cui all’art. 7 del D.M. n. 326 del 9/11/2021 ha comunicato che i quesiti sono stati redatti in modo da non necessitare l’uso di carta da scrivere e penna.»

Pertanto, e anche al fine di assicurare parità di condizioni a tutti i candidati, inclusi coloro che non potrebbero avvalersi di tali ausili in ragione della specifica disabilità, si comunica che non è ammesso l’utilizzo di carta da scrivere, penna o altri ausili di calcolo, manuali o elettronici, nello svolgimento della prova scritta per le predette classi di concorso”.

Può bastare quel comunicato a tranquillizzare i candidati? Probabilmente no.

Ma cosa costerebbe all’Amministrazione e alla regolarità di svolgimento del concorso mettere a disposizione dei candidati carta e penna?

Considerato che l’esito della precedente prova STEM di quest’estate è stato un insuccesso, nonostante la preparazione di molti candidati esclusi, per l’altissimo numero di bocciature allo scritto , – come ha riconosciuto lo stesso ministero -, e che questa replica dello stesso concorso a distanza di pochi mesi dovrebbe servire proprio a colmare anche molti posti rimasti vacanti a causa soprattutto di quel flop, si vuole rischiare un altro esito negativo per l’illogico divieto di utilizzo di carta e penna?

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