Concorso STEM: il divieto di carta ha prodotto una strage annunciata

I primi dati che arrivano dalle prove scritte di questi ultimi giorni sul concorso STEM per la A020 e la A026 parlano senza mezzi termini di una vera e propria strage di candidati. Soprattutto per la classe di concorso A026, Matematica, sono stati pochissimi i candidati che sono riusciti a superare la prova concorso STEM ottenendo a fatica il punteggio minimo di 70/100 per potere accedere all’orale. In tante aule sembra che nessuno dei candidati presenti abbia superato lo scritto del concorso STEM. Nei racconti pervenuti alla nostra redazione, in particolare, si punta il dito anche sul divieto di fornire ai candidati carta e penna per effettuare eventuali calcoli.

Ti stai preparando ad affrontare le prove orali dei concorsi secondaria?
Scopri la nostra proposta formativa

Pochi giorni fa, quando il Ministero dell’Istruzione, tramite gli Uffici Scolastici Regionali, aveva informato che non sarebbero state fornite carta e penna, in quanto “la Commissione Nazionale di cui all’art. 7 del D.M. n. 326 del 9/11/2021 ha comunicato che i quesiti sono stati redatti in modo da non necessitare l’uso di carta da scrivere e penna”, vi erano state sorpresa e proteste, perché, invece, nella recente sessione concorsuale delle STEM del luglio scorso il decreto direttoriale n. 826 del 15 giugno 2021, all’art. 4, comma 9, aveva espressamente previsto che “durante lo svolgimento della prova i candidati possono utilizzare carta da scrivere e penne messe a disposizione dall’amministrazione”.

Perché, dunque, vietare l’impiego di carta? Cosa sarebbe costato mettere a disposizione dei candidati del concorso STEM carta e penna per consentire due calcoli? Si voleva valutare forse la capacità di calcolo mentale? Quel divieto era sembra poco logico, inutilmente rassicurante.

Gli esiti negativi di questi due primi giorni di prove scritte concorso STEM– dovuti forse anche alla difficoltà dei quesiti – mettono purtroppo in evidenza l’inutilità di quel divieto, certamente non necessario.

Il timore dei candidati era fondato: una strage, dunque, annunciata.

La pesante bocciatura, a questo punto, potrebbe riflettersi anche sulle altre prove concorso STEM in programma: la A027, la A041 e A028, con il rischio di un’altra strage.

E pensare che, dopo il sostanziale pesante insuccesso del concorso di questa estate con moltissime bocciature allo scritto, questa replica del concorso STEM era stata voluta come soluzione eccezionale per rimediare a quell’esito negativo, e assicurare possibilmente a settembre la copertura dei 1.685 posti messi a concorso, come obiettivo primario del PNRR.

Se tutte e cinque le prove STEM subiranno – come non ci auguriamo – lo stesso pesante esito negativo, a dolersene non saranno soltanto i tanti candidati bocciati, tra cui molti preparati, ma anche i dirigenti ministeriali preposti alla predisposizione dei quesiti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA