Concorso primaria: la misura per DSA è dispensativa o compensativa?

La possibilità di visionare la propria prova scritta del concorso di scuola primaria e dell’infanzia, accedendo nell’area riservata del sistema POLIS- Istanze On Line con le proprie credenziali, sta consentendo ai candidati di accertare i propri errori e di farne tesoro, anche in vista della prova orale. Ma in qualche caso la visione della prova può mettere in evidenza anche imperfezioni formali dei quesiti, formulazioni improprie o veri errori.

Di errore si può probabilmente parlare – come tutto Tuttoscuola ha evidenziato su segnalazione di diverse candidate del concorso di scuola dell’infanzia – per un quesito che per le tecnologie informatiche riportava un testo delle Indicazioni nazionali relative al settore della primaria. In merito è quasi certo un ricorso nel caso in cui il ministero non sani d’ufficio l’errore.

C’è un’altra segnalazione per un refuso meno grave che potrebbe avere indotto in errore candidati per posto comune della scuola primaria, disorientandoli per un uso improprio del termine ‘misura’ per gli alunni con DSA.

È noto che per gli interventi a favore degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) si prevedono strumenti compensativi o misure dispensative. Il termine strumento è correlato all’azione di compensare (es. la sintesi vocale per trasformare i testi dei libri cartacei in testi leggibili), mentre il termine misura è correlato all’azione di dispensare (es. dispensare dallo studio di una lingua straniera).

Il quesito della prova scritta del concorso di primaria, diventato in queste ore oggetto di dubbi da parte di candidati che hanno visionato la prova (con alcuni indotti errore, sbagliando la risposta) è la seguente:

“Assegnare maggior tempo per svolgere un’attività ad un alunno con DSA o con BES può definirsi una misura:

a – compensativa
b – dispensativa
c – palliativa
d – preventiva”

Se il candidato ha posto attenzione al contenuto del quesito, dovrebbe avere scelto la a) come risposta esatta; ma, se invece ha posto più attenzione al termine ‘misura’ per definire l’azione, può avere scelto erroneamente la risposta b).

L’utilizzo improprio del termine ‘misura’ potrebbe avere disorientato qualche candidato.

Difficile dire se questo refuso possa costituire motivo per invalidare comunque la risposta.

Saranno gli interessati, nel caso si ritengano danneggiati, a valutare un’eventuale richiesta.

Se avete dubbi sull’esattezza del quesito o della vostra risposta, potete chiedere chiarimenti agli esperti di Tuttoscuola.

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