Concorso DS in Lombardia/2: un concorso disgraziato da salvare

A memoria d’uomo di scuola non si ricorda un concorso come quello per dirigenti scolastici della Lombardia annullato per virtuale trasparenza delle buste con ri-partenza dalla ri-correzione delle prove scritte, previo re-imbustamento degli elaborati, a suo tempo consegnati dai candidati che, superata la preselezione a quiz erano approdati alla prova scritta.

Ebbene, così ha deciso il Consiglio di Stato con sentenza 3747/2013 e, conseguentemente, così ha dovuto operare il Ministero dell’Istruzione che, per questo, ha nominato una commissione di tre dirigenti centrali che venerdì 19 luglio hanno provveduto pubblicamente al reimbustamento degli elaborati e alla ricostituzione dei plichi.

Si è trattato di una operazione eseguita con la massima trasparenza (appunto) in ossequio ai dispositivi del Consiglio di Stato. Basterà per rimettere in carreggiata questo concorso disgraziato e dare, finalmente, un po’ di ossigeno organizzativo e gestionale ad alcune centinaia di istituzioni scolastiche lombarde?

C’è da dubitarne. In questa fase di imbustamento e ri-correzione degli elaborati tutti rimarranno in silenziosa attesa, ma alla ri-pubblicazione degli ammessi agli orali si scatenerà l’orgia dei ricorsi da parte degli esclusi (a meno che siano – cosa pressoché impossibile – tutti gli stessi della volta precedente) o degli inclusi insoddisfatti delle nuove votazioni messe a confronto con quelle precedenti.

La stessa reazione si avrà probabilmente dopo la conclusione degli orali, poi a pubblicazione dei vincitori. E cosa faranno quei vincitori virtuali della prima stagione che non risulteranno vincitori nel concorso rivisto e corretto? Faranno ricorso impugnando le nuove nomine… 

Il concorso della Lombardia, insomma, è destinato a diventare una storia infinita. La Sicilia insegna.

Sarebbe stato meglio avere una sentenza diversa da parte del Consiglio di Stato. Sarà opportuno pensare, fin d’ora, ad una soluzione legislativa straordinaria, tempestiva e radicale.