Concorso DS: 9.500 candidati meno del precedente. Come mai?

Nell’ultimo concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici avevano presentato domanda di partecipazione 34.466 candidati. Per l’attuale concorso DS ordinario si prevedeva una partecipazione simile. Invece, il numero di domande presentate è stato ampiamente inferiore alle aspettative, 24.944, cioè 9.522 in meno.

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Una flessione che sfiora il 28% e che induce a porre alcuni interrogativi su questa che sembra essere una attenuazione di interesse per un concorso che nei precedenti concorsi ha sempre attirato migliaia di docenti, pronti a candidarsi per un posto di capo d’istituto.

Una prima probabile causa è riferibile al ridotto numero dei posti a concorso DS, 587, che renderebbe molto difficile realizzare in quasi tutte le regioni un percorso vincente.

I posti complessivi a concorso sarebbero stati quasi un migliaio (esattamente 979), se non fosse intervenuto il decreto milleproroghe dello scorso anno (dietro la spinta di FdI e Lega) a toglierne 392 da riservare a un concorso straordinario per candidati bocciati nel precedente concorso.

Ma vi può essere un’altra causa ad avere raffreddato l’interesse per questo concorso: la riforma del dimensionamento della rete scolastica.

Quando nell’ottobre del 2022 venne varato il regolamento per il concorso DS, non era ancora stata prevista la riforma della rete scolastica né si prevedeva il concorso straordinario del Milleproroghe. La prospettiva del nuovo bando forse induceva ad aspettative diverse.

Ora, con il nuovo dimensionamento vi saranno molte istituzioni scolastiche con maggiori carichi organizzativi e gestionali; aumenteranno le responsabilità di molti dirigenti scolastici.

Davanti a questa prospettiva, forse molti potenziali candidati potrebbero avere deciso di rinunciare: no, grazie. 

Un segnale preoccupante da tenere in considerazione.

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