Nel concorso docenti 2016 che si avvia lentamente alla sua conclusione i maggiori ritardi riguardano soprattutto le procedure relative ai posti comuni di scuola dell’infanzia e di scuola primaria, dove si sono concluse rispettivamente due procedure concorsuali (infanzia in Molise e Liguria) e cinque (primaria in Abruzzo, Liguria, Lombardia, Molise e Veneto).

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Un anno fa, al momento del bando, l’allora ministro Giannini sperava di concludere anche queste due tipologie di concorso in tempo utile per il settembre 2016, ma a quella scadenza proprio quei concorsi erano ancora in alto mare, bloccati da notevole ritardo delle procedure.

Quel grave ritardo è da ricercare sostanzialmente in due cause: gli oltre 23 mila posti a concorso hanno attratto un elevato numero di candidati, 101.151 presenti agli iscritti (52.629 per la primaria e 48.522 per l’infanzia) pari al 58% dell’esercito di candidati per tutte le classi di concorso, ma hanno anche determinato la complessità di costituzione delle commissioni esaminatrici per le quali, oltre al magro compenso e alla mancanza di esonero dal servizio, ha creato ulteriori difficoltà la nomina di numerose sottocommissioni (una ogni 500 candidati presenti agli scritti).

Al momento attuale per la scuola dell’infanzia sono in corso le prove orali in cinque regioni, mentre sono attesi gli esiti degli scritti in altre undici. Per la scuola primaria sono in corso le prove orali in nove regioni, mentre sono attesi gli esiti degli scritti in altre quattro.

Proprio con  lo scopo di dare una mano a tutti coloro che sono alle prese con l’ultimo step del concorso, la prova orale appunto, Tuttoscuola ha messo a punto un corso in collaborazione con l’Università Lumsa: “Fare lezione nella scuola che cambia, verso la prova orale”. Il corso è rivolto a tutti i docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria e ha come obiettivo quello di preparare a svolgere la lezione simulata nel migliore dei modi.  

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