Concorsi scuola, Turi (Uil Scuola): ‘Crocette enciclopediche e correzione manuale’

“Insegnano nelle nostre scuole da anni. L’Unione europea ha sanzionato l’Italia per aver reiterato troppe volte i loro contratti a tempo determinato. Continueranno ad insegnare nei prossimi anni perché il sistema del nuovo reclutamento e i concorsi ci metteranno tempo per essere conclusi”. Così Pino Turi, segretario Uil Scuola, all’indomani della rottura delle relazioni sindacali sulla questione concorsi. 

“Dovremmo anche fare presto, entro il 1 settembre. Ma il Ministero dell’istruzione, senza avere ancora un assetto di comando definito, tesse e sfila come Penelope. Per la selezione dei 24 mila precari la procedura concordata è quella del concorso straordinario: e qui ci siamo. Ma se da un lato si tesse, dall’altro si sfila: in qualunque concorso, che decide delle sorti di una persona, si offrono gli strumenti per essere nelle condizioni di fare bene. Qui no. La prova computer based – deve andare dallo spillo a Marte, senza possibilità di prepararsi”.

“La correzione: se di crocette si tratta – continua Turi – dovrebbe essere fatta elettronicamente, con un lettore ottico. Rapido e oggettivo. Qui no: saranno delle Commissioni a valutare le crocette. Di quale trasparenza stiamo parlando. Di quali competenze? Il concorso straordinario è strutturato in due momenti: una fase iniziale selettiva, quella dei test e una successiva valutativa, quella delle competenze e attitudini, che viene fatta alla fine di un intero anno scolastico di formazione con prova orale per la conferma in ruolo. Quindi non c’è nessuna operazione mnemonica”.

“Ci vuole coerenza, serietà e competenza. Abbiamo portato alla delegazione del ministero un pacchetto puntuale di proposte emendative. La risposta giunta dal ministero è quella di sorpresa per lo strappo consumato ieri. Ma davvero pensano di poter trattare così decine di migliaia di persone? La situazione dei precari va risolta: decine di migliaia di insegnanti che in questo momento sono in classe, con contratti precari, e migliaia di persone che stanno svolgendo le funzioni di Dsga nelle scuole ai quali viene sottratta ogni possibilità di vedere riconosciuta la loro professionalità, stanno aspettando. Per tutelare queste persone – conclude il segretario Uil Scuola – prenderemo tutte le misure che si renderanno necessarie”.