Concorsi scuola: con le prove scritte a febbraio servono commissioni pronte ai primi di marzo

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito non ha ancora emesso il decreto relativo agli aumenti dei componenti delle commissioni esaminatrici dei concorsi scuola per docenti, la cui bozza era stata illustrata da tempo ai sindacati della scuola. Probabilmente il mancato varo del decreto è dipeso, per il momento, dal necessario ok del Ministero dell’Economia e Finanze, ma considerato che quell’incremento di spesa è finalizzato a rispettare i tempi previsti dal PNRR per realizzare la prima trance delle nomine in ruolo entro il 1° settembre, si può ritenere imminente la sua pubblicazione definitiva.

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La maggiorazione del compenso è un po’ la “carota” per ottenere la disponibilità di potenziali commissari; ma c’è anche il contrappeso del “bastone”, rappresentato dal fatto che il maggior compenso è condizionato dall’obbligo di concludere tutte le procedure concorsuali entro 120 giorni dall’insediamento della commissione.

Visto che nelle ultime settimane gli USR stanno pubblicando avvisi, ripetuti più volte, per invitare docenti e dirigenti scolastici a presentare richiesta per fare parte delle commissioni concorsi scuola, sarebbe quanto mai opportuno emanare e pubblicizzare sollecitamente il decreto sui nuovi compensi. Il tempo stringe.

Se, come tutto fa pensare, le prove scritte dei concorsi scuola docenti si dovessero effettuare nell’ultima quindicina di febbraio, le commissioni dovrebbero entrare in azione già entro la prima quindicina di marzo.

Ci sarebbero, pertanto, i 120 giorni per concludere tutte le procedure concorsuali e definire le GM in estate e, comunque, prima di settembre, in tempo utile per le nomine dei vincitori, nel rispetto dell’obiettivo del PNRR.

In caso diverso il primo obiettivo del PNRR sarebbe compromesso.

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