Concorsi scuola: per il sostegno nessuna preselezione?

Nelle classi di concorso con molti posti in palio il primo scoglio da superare sarà, in molti casi, la prova preselettiva, prevista nei diversi concorso ordinari (non è prevista invece per il concorso straordinario della secondaria). Se per una certa classe di concorso in una determinata regione il numero dei candidati (minimo 251) sarà superiore a quattro volte il numero dei posti a concorso, in quella regione e per quella classe di concorso ci sarà la preselettiva.

Vi è tuttavia una tipologia di posti, quelli di sostegno, che pur facendo registrare in molte regioni e nei diversi settori un numero molto alto di posti, quasi certamente non dovrà ricorrere alla preselezione per ‘scremare’ l’eventuale quantità eccessiva di candidati da ammettere allo scritto.

Peraltro, tutte le regioni e tutti i settori (con la sola eccezione dell’infanzia al sud) offrono posti di sostegno, riducendo la tentazione di tentare il concorso fuori regione.

La ragione di questo passaggio quasi facilitato è molto semplice: non sta nelle regole dei bandi di concorso, bensì nella cronica carenza di docenti in possesso della specializzazione per il sostegno che ha contrassegnato anche gli ultimi concorsi e tuttora penalizza i conferimenti di supplenze (con diffuso impiego di supplenti privi di specializzazione).

È molto probabile, quindi, che il numero di candidati in possesso della specializzazione non sia molto elevato. Ma anche con pochi candidati il concorso va affrontato con serietà.

Il concorso richiede sempre preparazione, ma la consapevolezza che la concorrenza sia ridotta potrebbe indurre qualcuno ad un certo disimpegno o a rinviare la conoscenza del programma di concorso. Potrebbe essere un errore fatale.

Il concorso straordinario prevede soltanto la prova scritta che potrebbe essere già alle porte a fine luglio. Per chi possiede oltre alla specializzazione anche tre anni di servizio prestati in scuole statali di secondaria, di cui almeno uno su sostegno, avrà la porta aperta ma dovrà utilizzare il poco tempo che manca per raggiungere almeno il punteggio di 56/80 nella prova.

I posti per lo straordinario sono saliti a 32 mila per effetto del decreto legge ‘Rilancio’, determinando la possibilità di nominare vincitori con nomina in ruolo fino all’anno scolastico 2023-2024, Il dovuto confinamento in casa per il perdurare dell’emergenza sanitaria può diventare una condizione favorevole per prepararsi.

È bene ricordare che i prossimi concorsi scuola potrebbero essere banditi ben oltre i due anni previsti dai regolamenti. Un’occasione da non perdere, dunque.