Concorsi scuola: inviate circa 374mila candidature. Ce la farà 1 candidato su 8

Sono circa 374mila le candidature a uno dei 44.654 nuovi posti messi a bando con i concorsi scuola lo scorso dicembre dal Ministero dell’istruzione e del merito. I termini per l’invio delle domande di partecipazione ai concorsi scuola si sono chiusi lo scorso 9 gennaio e, secondo quanto segnala Italia Oggi, a sistema risultano inoltrate quasi 304 mila domande per la scuola superiore e quasi 70 mila per infanzia e primaria. Lazio, Lombardia e Campania le regioni più gettonate. E intanto, nonostante la stima di 116mila alunni in meno per via della denatalità, il prossimo settembre a scuola non vi saranno meno docenti e meno classi: confermate infatti (con variazioni trascurabili ) le dotazioni esistenti nell’anno scolastico in corso, sia per quanto riguarda i posti in organico di diritto, sia per quanto riguarda i margini di adeguamento alle situazioni di fatto.

Circa 374mila candidati per 44.654 posti: vuol dire che supererà i concorsi scuola circa 1 candidato su 8. La preparazione allo scritto dei concorsi scuola, primo banco di prova da superare con almeno 70 punti su 100, diventa quindi decisiva. Non ci si potrà affidare al caso per superare efficacemente i 50 quesiti a risposta multipla in 100 minuti su tematiche inconsuete per le prove scritte dei concorsi scuola.

I contenuti dei quesiti, infatti, non riguarderanno, come è sempre avvenuto, aspetti delle discipline di insegnamento (che saranno, invece, oggetto della prova orale), ma dovranno accertare conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico. Una novità di questo genere – una svolta soprattutto per la scuola secondaria – richiede serietà di preparazione che contribuisca non solo a superare la prova, ma a superarla brillantemente.

Concorsi scuola: preparati con noi!

Intanto la Cisl Scuola a fornisce notizia della conferma per ogni regione delle attuali dotazioni di organico a seguito di un incontro dei sindacati al Ministero dell”Istruzione e del Merito avvenuto lo scorso 9 gennaio. Gli Uffici Regionali provvederanno a definire più in dettaglio gli organici delle scuole una volta acquisiti i dati delle iscrizioni, il cui termine è fissato al 10 febbraio, tenendo conto delle proposte di formazione delle classi che perverranno dai diversi istituti.

Sulla base delle cessazioni dal servizio previste, pari a 21.394 unità di personale insegnante, il Ministero predisporrà a breve un ulteriore decreto interministeriale per individuare le scuole che potranno ridurre il numero degli alunni per classe, in quanto situate in aree di disagio o in zone caratterizzate da fenomeni di spopolamento. I posti a tal fine disponibili sono pari a 6.727 (per l’anno in corso erano stati 6.004). In base al Decreto-legge 123 del 15 settembre 2023 (cosiddetto “decreto Caivano”), le scuole delle regioni comprese in “Agenda SUD” potranno attivare ulteriori classi in deroga al numero minimo di alunni, ferma restando la consistenza del contingente assegnato alla regione.

Complessivamente l’organico del personale docente per l’a.s. 2024/2025 sarà costituito da 796.620 posti, così articolati:

  • 620.248 posti comuni (di cui 4.360 per educazione motoria nella primaria e 6.727 per riduzione alunni per classe)
  • 50.202 posti comuni di potenziamento
  • 126.170 posti di sostegno (di cui 6.446 di potenziamento)

È fissato in 14.142 il numero dei posti comuni complessivamente attivabili in organico di fatto (per un totale di 810.762 posti).
A parte vanno considerate le deroghe per i posti di sostegno, che per l’anno scolastico in corso, come comunicato dal Ministero, sono a oggi circa 120.000.

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