Concorsi PNRR 2 per docenti: è il momento della sfida

L’anno scorso i concorsi ordinari previsti dal PNRR 1 non erano riusciti a centrare l’obiettivo di nominare i vincitori in tempo utile, nonostante l’aiutino di una disposizione straordinaria dell’ultima ora che aveva procrastinato la validità delle graduatorie di merito a fine anno anziché al 31 agosto.

Per i concorsi ordinari di quest’anno previsti dal PNRR 2 il Ministero, per evitare il ripetersi della situazione, è corso ai ripari, intervenendo soprattutto nella riduzione dei tempi di svolgimento delle procedure concorsuali, sfoltendo, in particolare, la platea dei candidati con una disposizione che consente l’ammissione dei candidati all’orale in numero drasticamente ridotto (tre volte il numero dei posti), anche tra quelli che hanno ottenuto 70 punti su 100 allo scritto. 

Dopo le prove scritte svolte per tutti i candidati in febbraio, la fase conclusiva degli orali è stata avviata per i concorsi di infanzia e primaria, per i quali è stato reso noto sia il numero dei candidati che hanno ottenuto almeno 70 punti su 100 che quello di chi ha superato le forche caudine della riduzione degli ammessi.

Gli Uffici Scolastici Regionali, nel frattempo, hanno pressoché concluso le nomine delle 56 commissioni e sottocommissioni previste sull’intero territorio, e stanno anche definendo i primi calendari degli orali, con previsione attendibile di concludere tutte le procedure in tempo utile per le nomine dei vincitori a settembre.

Ma le maggiori criticità dello scorso anno non sono venute dai concorsi di infanzia e primaria.

Le difficoltà, forse più di altre volte, hanno riguardato, infatti, i concorsi della secondaria, soprattutto per l’elevato numero di candidati da esaminare nelle numerose classi di concorso previste (131); inoltre, l’anno scorso i guai sono venuti anche dalle commissioni esaminatrici i cui lavori sono stati rallentati non solo dall’elevato numero di candidati da esaminare, ma anche dall’incredibile numero di commissari dimissionari (oltre 200).

Al momento non si conosce il numero dei candidati che hanno superato lo scritto con almeno 70/100 né, soprattutto, lo sbarramento del numero degli ammessi.

Tuttavia, il vulnus potrebbe essere, ancora una volta, quello delle commissioni (ed eventuali sottocommissioni) da nominare.

Per i 10.677 posti delle 131 classi di concorso, se pur aggregati, servono 480 commissioni e 2.400 commissari da nominare, con la speranza che eventuali dimissioni siano molto contenute e, soprattutto, che le prove orali procedano speditamente con la totale disponibilità dei membri di commissione che, come si sa, non fruiscono di esonero dal servizio.

Sarà una sfida da vincere sui territori, possibilmente prima degli esami di maturità. Auguri.

Per approfondimenti:

Concorso docenti PNRR 2025, verso la prova orale. Preparati con noi!

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