Concorsi DS: i ritardi penalizzano la gestione regolare di molte istituzioni scolastiche

Il 2024 è stato caratterizzato, come si sa, anche dai due concorsi per DS svoltisi in parallelo: quello ordinario con la prova preselettiva tenutasi a maggio e in attesa della prova scritta che dovrebbe tenersi a fine ottobre (come comunicato ai sindacati), e quello straordinario che, dopo una prova a quesiti con risposta multipla e un corso di formazione estiva, ad agosto aveva già pronta la graduatoria di merito per nominare i vincitori su 519 posti disponibili. La nomina di nuovi dirigenti su quei posti avrebbe assicurato una normalizzazione della gestione delle scuole prima dell’inizio delle lezioni, momento cruciale dell’anno scolastico. Invece, a causa di un ricorso di un gruppo di candidati del concorso DS ordinario che avrebbero voluto accantonata la quota del 60% de posti per il loro concorso, l’assegnazione delle sedi è stata bloccata fino al 5 settembre, quando il TAR ha respinto il ricorso. Tutto finito? Per niente.

Un altro ricorso, presentato questa volta da candidati del concorso straordinario, ha chiesto la revisione della modalità di calcolo di alcuni punteggi dei titoli. Il TAR si pronuncerà l’8 ottobre prossimo e, se accoglierà il ricorso, il ministero dovrà rivedere la graduatoria di merito per poi precedere finalmente alla assegnazione di sede.

Trattandosi di una graduatoria nazionale, non potrà esserci nessuna assegnazione separata a livello regionale. A metà ottobre o poco più, le istituzioni scolastiche avranno il nuovo capo d’istituto.

Nel frattempo, i candidati del concorso DS ordinario ammessi allo scritto (poco meno di duemila) si preparano a sostenere la prova, sperando che non vi siano ulteriori ritardi rispetto alle precedenti notizie che avevano dato per certa la prova ai primi di settembre.

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Poiché risulta che al ministero tutte le batterie dei quesiti sono già state predisposte, l’avviso delle sedi in cui si svolgeranno le prove (cinque quesiti a risposta aperta e due di inglese) potrebbe essere pubblicato per ogni regione entro la prima decade di ottobre.

Gli USR nel frattempo dovranno costituire le commissioni esaminatrici (per Lombardia anche due sottocommissioni perché il numero degli ammessi supera le 500 unità; per il Veneto una sottocommissione perché il numero degli ammessi supera le 250 unità).

L’incognita dei tempi del concorso DS ordinario è data da due fattori temporali: i tempi per costituire le commissioni e, soprattutto, i tempi che le commissioni impiegheranno per correggere i quesiti, per poi passare agli orali.

Salvo imprevisti, tutto fa pensare che il concorso DS ordinario si concluda in tempo utile per le nomine dei vincitori a settembre 2025 che si riprenderanno la quota di posti spettante, prestata nel 2024 ai vincitori del concorso straordinario. Se qualche regione non concludesse in tempo le procedure, non vi sarebbe preclusione per le altre graduatorie regionali concluse, in quanto, a differenza del concorso straordinario, non vi sarà un’unica graduatoria che include tutti i candidati.

L’unico imprevisto possibile potrebbe essere quello di candidati dell’ordinario non ammessi allo scritto. Era successo per la preselettiva nei mesi scorsi, ma il TAR aveva respinto il ricorso.

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