
Con la riforma le pluriclassi sono aumentate?
Sul web corrono accuse contro la riforma degli ordinamenti, secondo cui in questi anni, tra l’altro, il numero delle pluriclassi – le classi che nella scuola primaria accolgono alunni di annate diverse – è andato aumentando, estendendo quindi l’area della criticità organizzativa del settore.
Aumento o decremento?
Ma le cose come stanno effettivamente, al di là delle critiche o delle difese d’ufficio?
Abbiamo messo a confronto i dati reali e ufficiali delle situazioni di fatto di cinque anni fa (a.s. 2009-10) con quelli di quest’anno. Ecco cosa ne è uscito.
Nel 2009-10 le pluriclassi erano 4.050, di cui 3.444 a tempo normale e 606 a tempo pieno.
Quest’anno, dopo cinque anni, le pluriclassi sono scese a 3.776 complessive, con un calo di 274 unità, pari ad una flessione del 6,8%.
Sono scomparse 376 pluriclassi funzionanti a tempo normale, ma ne sono rinate 102 funzionanti a tempo pieno, in buona parte riorganizzate per salvare gli organici.
È il Piemonte la regione con il maggior numero di pluriclassi (535, cioè 38 in meno del 2009-10), seguito dalla Calabria con 464, con un decremento, rispetto a cinque anni fa, di 43 unità.
Seguono la Lombardia con 396 pluriclassi, la Campania con 345 e la Sicilia con 307.
La Campania, con incremento di 19 unità, è una delle tre regioni in cui in questo quinquennio le pluriclassi sono aumentate; in Basilicata l’aumento è stato di 14 unità, in Puglia di 4.
La Puglia con 60 pluriclassi è anche la regione con il minor numero assoluto di questa tipologia organizzativa.
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